Portale VIA del Mite ancora bloccato, il commento di Vianello (Alt)
“A distanza di quasi un mese, precisamente dal 7 Aprile 2022, il portale del Mite dedicato alle Valutazioni d’impatto ambientali (oltre che VAS e AIA) ancora non funziona e rende impossibile la consultazione di tutti gli atti ai cittadini nonchè la pubblicazione dell’avviso al pubblico. Questa è una grave mancanza di trasparenza del Ministero per di più non ci sono comunicazioni sullo stesso sito che diano indicazioni sulla probabile riattivazione, per questo ho presentato un’interrogazione al Ministro Cingolani!”, queste le parole del deputato Giovanni Vianello (Alternativa), Commissario della Bicamerale d’inchiesta Ecomafie, sul tema del portale Mite bloccato.
“Questa situazione – spiega Vianello – sta portando diversi disagi, oltre all’impossibilità di accesso agli atti pubblici da parte dei cittadini e delle istituzioni, l’impossibilità di pubblicazione degli avvisi al pubblico determina il blocco dei termini per l’adozione del provvedimento finale di VIA, che decorrono dalla data di pubblicazione dell’avviso stesso come stabilito dalla legge. Quindi un passaggio fondamentale ma nessuna informativa in tal senso è stata pubblicata sulla home page del sito per rassicurare gli utenti che tutte le procedure siano ferme da quella data. Inoltre sono decine le segnalazioni mosse da cittadini, associazioni e comitati che denunciano l’impossibilità di contattare telefonicamente gli uffici della direzione generale VIA in quanto non rispondono”
“Oltretutto facciamo una figuraccia anche a livello europeo – prosegue Vianello – in quanto non sono visibili neanche gli atti delle azioni che compie il ministero stesso. In particolare mi riferisco al caso dei documenti inviati dal Governo italiano al Consiglio d’Europa in merito alla sentenza CEDU sull’ex Ilva di Taranto. Le due comunicazioni inviate dal Governo italiano riportano all’interno due link per consentire al Consiglio europeo di verificare quando descritto nei documenti, ma i link non sono funzionanti per cui non possono essere verificati.”
“La mancanza di trasparenza – conclude Vianello – nell’accesso alla documentazione dei progetti sottoposti a VIA, VAS, AIA oltre alla documentazione dell’Osservatorio Ambientale dell’ILVA, rivela l’incapacità del Ministero della Transizione Ecologica a guidare questa delicata fase. Cingolani anziché girare il mondo alla ricerca di combustibili fossili si impegni a ripristinare la trasparenza in casa propria.”