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Il Porto di Brindisi accorpato a quelli di Bari e Taranto

Il Ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha promesso che la legge 84/1994 sarà riformata entro maggio: i porti, quindi, saranno riuniti in Distretti, e gestiti su scala regionale da un unico ente. Questa prospettiva per la città di Brindisi potrebbe significare la chiusura dell’Authority e l’accorpamento, insieme a Taranto, all’attuale Autorità del Levante, che ha sede a Bari. Un’ipotesi, questa, che non solo non è condivisa dai brindisini, ma che è stata ‘ribaltata’ dal presidente Hercules Haralambides.

“Dipende dalla Regione indicare il porto che resterà sede di Authority – ha detto Haralambides – e possiamo lottare affinchè cambi la logica di assegnazione di questo diritto. Alla Regione possiamo chiedere di scommettere sul porto meno sviluppato, e non di investire sempre tutto su quello già saturo di traffici”. Il che significa che, secondo Haralambides, si dovrebbero sfruttare le difficoltà dello scalo brindisino per ottenere l’assegnazione della direzione del futuro distretto pugliese. Altro concetto espresso dal professore greco è l’inserimento di Brindisi tra i ‘core port’. Ma gli operatori marittimi brindisini chiedono un Piano regolatore del porto, infrastrutture, servizi e accordi con le compagnie crocieristiche.

“Gli imprenditori hanno bisogno di risposte adesso, non hanno bisogno di programmare il futuro”, è il ‘rimprovero’ che Alfredo Malacarne, presidente della Camera di Commercio di Brindisi, ha fatto all’Authority. Nel frattempo Brindisi si prepara ad una nuova stagione con pochi approdi e sullo sfondo si staglia la prospettiva della chiusura dell’ente portuale.

 

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