Povera agricoltura italiana
La nomina del nuovo Ministro dell’Agricoltura, Saverio Romano, rappresenta un pessimo esempio del modo di interpretare il governo delle istituzioni pubbliche. Oltre alle riserve di natura politica espresse dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la decisione di insidiare ed alternare ben tre diversi Ministri in poco tempo, rappresenta, secondo Lucania Viva, la manifestazione più evidente della scarsa attenzione verso il settore primario da parte del Governo, che continua ad utilizzare il Ministero dell’Agricoltura esclusivamente come moneta di scambio verso i partiti della coalizione. La nomina di Romano fa seguito alla precedente staffetta, tutta veneta, tra i Ministri Zaia e Galan, che come è evidente, è stata intesa da quest’ultimo, essenzialmente come contropartita temporanea, vista la sua disponibilità allo spostamento al Ministero dei Beni culturali, per lasciare alla Lega Nord la Presidenza della Regione Veneto.
“Con tale modo – fa presente l’esponente del Movimento, Nicola Manfredelli – viene meno la rilevanza strategica che deve essere riconosciuta al comparto agricolo nel quadro delle politiche economiche e sociali nazionali e viene messa a rischio la possibilità di attuare gli interventi di ripresa e rilancio, necessari per far fronte alla pesante crisi che attanaglia il settore. Senza un adeguato impegno di tutto il Governo nazionale verso l’agricoltura è chiaro che si sconteranno ripercussioni negative anche sul comparto agricolo regionale che, dopo le ultime avversità atmosferiche, ha urgente bisogno di specifici interventi e finanziamenti. La Regione Basilicata deve continuare a difendere l’apprezzabile scelta programmatica di legislatura, di considerare il settore primario come fattore strategico per l’economia e la società lucana, affidando alle competenze dell’Assessore Vilma Mazzocco il difficile compito di dare slancio e competitività al settore per il quale la Basilicata è naturalmente vocata. Lucania viva valuta positivamente l’impegno finora profuso dal Dipartimento regionale per lo Sviluppo Rurale e auspica che con il nuovo Ministro dell’Agricoltura si possa finalmente delineare un quadro migliore di attenzione, anche da parte del governo nazionale, per tutelare e valorizzare il grande patrimonio produttivo e culturale che esprime l’agricoltura lucana”.