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Precari della ricerca, Carlucci: “Il loro futuro è tornato in forte dubbio”

“Soltanto pochi mesi fa cantavamo le lodi dei ricercatori che, chiusi nei loro laboratori, continuavano a lavorare strenuamente nel tentativo di combattere il Coronavirus e di mettere a punto un vaccino che ci avrebbe traghettati fuori dall’incubo pandemico. Assumere ricercatori precari in Italia è un miracolo e, affievolitasi la riconoscenza nei confronti di questi lavoratori della conoscenza, il loro futuro è tornato a esserpe sospeso, incerto, rubato”. Lo sostiene la consigliera regionale di Basilicata del M5s, Carmela Carlucci:
“Si tratta della stessa sorte subita dai ricercatori sanitari e collaboratori dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture che, ormai da anni, vivono alla mercé di contratti precari, rinnovati di anno in anno. La maggior parte di loro sottoscrive contratti a tempo determinato da almeno cinque anni, la metà invece da più di dieci. Una situazione lavorativa e contrattuale inaccettabile, per di più alla luce delle risorse già stanziate e previste dalla legge 205/2017. Questi precari vanno stabilizzati immediatamente. Anche se l’articolo 92 della Legge di Bilancio 2022 relativo alla stabilizzazione in Sanità sembrerebbe aver escluso il personale di ricerca degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCSS) e degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS) pubblici, la Regione può e deve svolgere un ruolo attivo nella riorganizzazione di una rete di ricerca di eccellenza”.

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