Premio “Il Pensatore” di Auguste Rodin conferito a Aurelio Pace nei giorni scorsi a Lecce
“Per un uomo delle istituzioni e cultore del diritto, ricevere un premio per i meriti acquisiti nella difesa dei diritti civili e l’impegno sociale, rappresenta una soddisfazione particolare e un carburante per le future battaglie di civiltà”. E’ quanto ha sostenuto il consigliere regionale e presidente della Commissione Lucani nel Mondo, Aurelio Pace, che nei giorni scorsi è stato insignito a Lecce del premio “Il Pensatore”, insieme a diverse personalità del mondo accademico, artistico e delle professioni. Sul palco dell’antico emonumentale teatro “G. Paisiello” del capoluogo salentino, il conferimento del Premio per i diritti civili e l’impegno sociale 2017, è stata l’occasione per discutere e analizzare le sfide del mondo contemporaneo sul valore dell’uguaglianze, dell’accoglienza al cospetto delle sempre più frequenti crisi mondiali che mettono a repentaglio la stessa dignità umana. Anche quest’anno l’Associazione culturale “Accademia Italia in Arte nel mondo”, ha voluto raccogliere nel teatro leccese illustri personalità nazionali e internazionali al fine di estrinsecare le emergenze umanitarie e sociali che attanagliano troppe regioni del mondo. La motivazione del Premio al presidente Pace è la seguente: ”Per la sua opera sociale, per la quale oggi riceve l’Alto Riconoscimento, ha avuto il grande merito di far comprendere a tutti noi l’universalità del Suo impegno verso i temi più impellenti della nostra Civiltà Contemporanea, che diventa esempio e capolavoro di saggezza etico-morale, se contestualizzata nel più ampio scenario dei princìpi, su cui fondano i “Diritti” ed i “Doveri”, atta ad indicare, nell’ottica avveniristica, la via maestra alle future generazioni”.
Il Premio, è stato consegnato dal dottor Nicola Giampaolo, Postulatore della Causa di Beatificazione del Servo di Dio on.le Aldo Moro, e dal senatore Giorgio De Giuseppe, amico dello statista barbaramente ucciso dalla Brigate Rosse. Il consigliere Pace, durante il suo intervento, ha ribadito alla folta platea la necessità che le istituzioni e la politica non abbandonino l’interesse verso la parte meno fortunata della nostra società e continuino, con progetti lungimiranti, a contribuire ad elevare il livello culturale e materiale di ogni singolo cittadino. L’accoglienza, in questo precipuo momento storico, resta un dovere per chi –per fede e per formazione- si considera fortunato a vivere in zone del mondo con una qualità della vita abbondantemente sopra la media. Citando e miscelando un testo della tradizione orale africana con un discorso di Papa Ratzinger, il consigliere Pace ha concluso l’intervento incoraggiando gli organizzatori a continuare a percorrere la difficile strada della valorizzazione artistica e culturale, senza mai rinnegare i valori di riferimento della tradizione cristiana occidentale.