Preoccupazione del sindacato Coo.s.p. per la soppressione del Prap Potenza
Questa sera alle 21,00 saranno discusse nel corso di una cena sociale il previsto incontro del leader del Coo.s.p. domenico mastrulli con dirigenti e personale polizia penitenziario di matera sulla difficile situazione penitenziaria della Basilicata.
Il Coo.s.p. – Coordinamento Sindacale Penitenziario – segnala l’emergenza penitenziaria a causa di una discutibile attuazione da parte del Ministro della Giustizia Cancellieri sul regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche del Ministero della Giustizia con la soppressione di quattro provveditorati e due direzioni generali centrali tra cui quello del Provveditorato regionale della Basilicata a Potenza trasferito al Prap di Catanzaro.
Coosp – il Consiglio dei Ministri ha già licenziato in pre-consiglio dei Ministri in vista della scadenza fissata il 28 febbraio p.v,del termine per la sua approvazione in Consiglio, stabilito dall’art.1, del d.l. 30.12.2013 n. 150 questo è quanto si sarebbe appreso nell’incontro farsa di ieri pomeriggio a via Arenula tra il Capo di gabinetto del Ministro Guardasigilli e le OO. SS. dei diversi comparti tra cui quello dirigenziale e sicurezza che non hanno potuto fare altro che prende visione di un film già trasmesso.
Il Coo.s.p. denuncia che dal trasferimento degli uffici del Prap dalla Regione Basilicata alla regione della Calabria resteranno nell’abbandono generale e nella distanza sempre più concreta oltre 500 detenuti delle quattro carceri lucane (Matera-Melfi-Potenza e Potenza IPM) oltre a circa 450 poliziotti e 200 dipendenti dei diversi comparti ministero e dirigenziali.
Il coo.s.p. – ha fissato per questa sera giovedì 13.2.2014 alle ore 21,00 in Basilicata una cena sociale tra dirigenza sindacale generale Domenico Mastrulli, dal segretario regionale Di Gioia Domenico penitenziario di Matera e territoriale, Giuseppe Rizzo, con la partecipazione di molti poliziotti penitenziari come delle loro famiglie, moglie, figli e parenti tutti preoccupati per questo trasferimento di competenze dalla Basilicata alla Calabria che allontana ancora di più di oggi le aspettative e le gravi difficoltà professionali e personali familiari dei quasi cinquecento poliziotti penitenziari.
La segreteria generale Coo.s.p.