Presentata “Dreamland – Sogno di una notte nei Sassi di Matera”
“Questa manifestazione puà rappresentare un tassello importante nella concezione di produzione culturale su cui questa amministrazione si è concentrata da sempre. Il concetto ispiratore di questa iniziativa, punta su valorizzazione e sostenibilità dei luoghi oltre all’importanza di un patrimonio come quello della memoria collettiva”. Lo ha sottolineato oggi l’assessore Enzo Acito nel corso della presentazione di “Dreamland – sogno di una notte nei Sassi di Matera” in programma il 26 agosto a partire dalle ore 23 da piazzetta Pascoli. Il programma, per scelta degli organizzatori Paolo Irene e Francesco Cascino non è stato illustrato analiticamente, perché la filosofia ispiratrice della manifestazione è legata alla partecipazione attiva, all’improvvisazione ma anche al recupero di figure centrali nella storia dei Sassi, come i contadini.
“Gli artisti – ha aggiunto provocatoriamente Paolo Irene – lasceranno i Sassi, al termine dell’iniziativa, volando”.
Gli ha fatto eco Francesco Cascino che ha aggiunto: “Sarà una notte dedicata ai bambini ma anche agli adulti che vogliono tornare piccoli”. Si sa, per certo che l’esibizione di Cesare Dell’Anna con la sua banda composta da 30 elementi sarà accompagnata anche da quella di due esponenti della Polifonica di Albania che canteranno proprio nell’area dei quartieri albanesi nel Sasso Caveoso. Prevista anche una performance dell’artista visivo Filippo Riniolo. Il gruppo dei performer si muoverà su un carro simile a quello che trasportava i contadini nel passato.
L’iniziativa coinvolgerà, come ha spiegato lo stesso Paolo Irene anche artisti locali che hanno riposto alla call cittadina effettuata in precedenza dagli organizzatori.
Particolare attenzione sarà riservata alla sostenibilità dell’iniziative nel corso del quale verranno utilizzati lumi biodegradabili, volontari che raccoglieranno i rifiuti e strumenti che producono decibel molto elevati.
Illustrando la filosofia ispiratrice del progetto, Cascino ha aggiunto: “Abbiamo concentrato l’intera iniziativa sulla partecipazione attiva e non sulla celebrazione degli artisti, come accade forse troppo spesso. L’omaggio ai contadini e alle loro feste di fine raccolto si svolgerà in termini giocosi ecco perché anche la nostra comunicazione visiva si è mossa su questi temi. L’ironia d’altronde è un codice identitario degli italiani. Vorremmo che anche i materani che hanno vissuto lì e che oggi si trovano in altri quartieri, vengano a vedere quanto ha generato la loro fatica”.
Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha aggiunto: “Il lavoro che stanno svolgendo Paolo Irene e Francesco Cascino che hanno chiesto la nostra adesione, è molto importante. Crediamo da sempre nel fatto che i Sassi non sono un luogo che va reso fruibile solo ai turisti, ma anche un rione nel quale abitare aumentando le attività produttive, di ricerca, di fruizione artistica, scientifica e tecnologica. Condividiamo perciò lo spirito della manifestazione del 26 agosto. Il nostro è un appoggio ideologico e intellettuale, insieme all’interesse per la qualità delle azioni e al coinvolgimento del pubblico. Va salutata l’attività sempre più ampia della città, sia sotto il profilo degli spazi che degli operatori, L’effervescenza va vissuta in maniera positiva – ha concluso – senza recinti per le azioni artistiche. Serve un lavoro di coordinamento sempre più preciso di date, luoghi e comunicazione”.
Facendo riferimento alle polemiche di queste ore, l’assessore Enzo Acito ha tenuto a precisare: “In merito alla capacità di pianificare gli eventi a Matera e in particolare alla contemporaneità fra eventi che si è registrata il 5 agosto scorso, l’amministrazione comunale non entra nel merito delle iniziative che organizzano i privati, ma ci sono strumenti come il sito del Comune e il calendario degli eventi grazie al quale è possibile consultare l’elenco degli eventi a Matera. In quanto all’iniziativa prevista sabato – ha proseguito – ricordo che abbiamo vissuto esperienze pregresse, quando Matera non viveva di questo importante numero di iniziative e le Notti Bianche non hanno sortito un buon effetto. In quanto alla manifestazione che presentiamo oggi, voglio chiarire che non avevamo preventivato che per l’estate già ricca di altri eventi si potesse organizzare questa iniziativa.
Nell’ambito della pianificazione generale che avevamo immaginato, utilizzando le risorse della tassa di soggiorno, le somme a disposizione non ci consentivano di andare oltre la programmazione di Natale e Pasqua. Con la delibera relativa all’aumento della tassa di soggiorno – ha ancora chiarito l’assessore – abbiamo potuto contare su una maggiore disponibilità che ci ha consentito di programmare anche questo evento estivo.
Oltre all’aspetto della copertura finanziaria, sottolineo che hanno contato anche alcuni aspetti del progetto presentato, che hanno riguardato tra l’altro il coinvolgimento degli artisti e l’attenzione sui materiali. Uscendo dalla logica del turismo che crea numeri minori ma Pil maggiore, questo rappresenta un progetto che risponde alle nostre esigenze.
A fronte di una proposta pervenuta a metà luglio, abbiamo autorizzato una manifestazione che viene organizzata dall’amministrazione comunale la quale paga direttamente gli artisti e utilizza una figura intermedia. I 30 mila euro previsti per questo progetto, che hanno provocato tante polemiche, vengono gestiti dall’amministrazione comunale. Le contestazioni suscitate da chi storicamente ha tenuto le redini degli eventi in questi anni devono lasciare spazio alle opportunitò offerte dalla nostra designazione. Apertura garantita a tutti – ha aggiunto l’assessore – nell’ambito del bando ormai in fase di definizione. Il meccanismo di questa manifestazione apre un nuovo approccio rispetto alla produzione culturale della città che sta tumultuosamente crescendo”.
Infine il dirigente alla Cultura, Giulia Mancino ha concluso: “La proposta presentata di Paolo Irene ci è arrivata a metà luglio. A fine luglio abbiamo registrato una variazione di bilancio con una maggiore entrata proveniente dall’imposta di soggiorno e per questo, dal momento che l’idea progettuale era molto interessante e meritava di essere svolta, l’abbiamo fatta nostra con un affidamento a Paolo Irene per la direzione artistica e il coordinamento degli artisti.
Non si tratta, dunque, di un contributo perché sarà il Comune a pagare gli artisti ”.