Presentata Tua, l’auto totalmente made in Puglia
“Questa vicenda è iniziata quando ero sindaco di Bari con un presidio vicino alla fabbrica perché una grande multinazionale, che aveva sostanzialmente preso brand, fatturato e apparecchiature, voleva chiudere l’attività per acquisire le quote di mercato. L’orgoglio degli operai ha impedito questo destino. Abbiamo provato in tutti i modi a trovare un progetto di reindustrializzazione, e oggi siamo arrivati al prototipo finalmente autorizzato dagli organismi competenti”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano partecipando questa mattina in Fiera del Levante, in anteprima assoluta, alla presentazione dell’auto elettrica prodotta da TUA Industries, il quadriciclo più leggero sul mercato, l’unico a quattro posti, realizzato con tecniche costruttive delle super cars.
“Ci sono ancora difficoltà – ha continuato Emiliano – perché si tratta di mandare a regime una produzione che non è semplice e che ha bisogno di una importante capitalizzazione. Sto verificando la volontà degli imprenditori italiani ad andare avanti nel progetto, noi continueremo a sostenerli perché, al di là del significato del mantenimento occupazionale, è diventato un progetto industriale veramente interessante. La prima auto italiana totalmente elettrica. Questa auto potrebbe consentire a tutte le forze di polizia municipale in Italia di muoversi nei centri abitati colpiti dai superamenti dei PM10, almeno riducendo le emissioni delle auto pubbliche. Peraltro è un’auto comoda e silenziosa”.
“È un’auto italiana e pugliese e questo chiude anche tutto il circuito dell’automotive pugliese e barese perché non avevamo ancora una produzione come questa, di un’auto intera. Come sempre combatteremo con tutta l’energia per difendere questo progetto neonato”.
Sollecitato dai giornalisti sul futuro della produzione, Emiliano ha detto che “oggi si presenta il prototipo, ma che ci sono buone intese per la rete commerciale con importanti case automobilistiche per vendere queste automobili”.
“Speriamo – ha concluso Emiliano – che tutto vada bene. I nemici delle produzioni industriali nel Mezzogiorno ci sono sempre, ora bisognerà schivarli tutti e portare la fabbrica a regime.
Penso che una volta considerato il prototipo e individuata la determinazione di noi tutti ad andare avanti, la necessità di altri investitori non dovrebbe essere insormontabile”.