PoliticaPuglia

Presentato a Taranto il 3°Rapporto Ilva Ambiente Sicurezza 2011′

“La presentazione di ieri del ‘3° Rapporto Ilva Ambiente Sicurezza 2011’ ha fatto il punto sui fattori economici e sulle ricadute ambientali del percorso che l’Azienda ha già avviato da tempo, a riscontro dell’auspicato impatto zero della produzione siderurgica rivendicata dai cittadini e sollecitata da tutte le componenti Istituzionali e sociali.

Non siamo ancora al traguardo finale ma abbastanza inoltrati, questo sì, lungo un cammino virtuoso, che deve essere proseguito senza indugi né demonizzazioni, con la certezza in più, per quanto ci riguarda, che ai risultati di oggi, comprendenti la caduta verticale del numero degli infortuni e da almeno due anni l’assenza di infortuni mortali, si sia giunti anche grazie al ruolo attivo, pressante, responsabile delle Organizzazioni sindacali aziendali e territoriali.

Risultati, inoltre, favoriti dalla corresponsabilità di coloro che pensano al capoluogo non come ad una Città dei veleni, dannata e castigata, da maledire e da cui far fuggire chiunque voglia investirvi e che parlano di una realtà industriale in grado di coniugare le ragioni del lavoro con quelle del buon ambiente e, proprio per questo, dovrebbe anche declinare ogni altra buona pratica di sostenibilità urbana – rifiuti, trasporti, verde, edilizia … – al punto da renderne esportabile il modello.

Ascoltando l’illustrazione dell’Ing. Buffo, circa un possibile modello di sostenibilità ambientale targato Taranto, siamo tornati con la memoria al “Taranto vision 2020”, il convegno della Cisl ionica del gennaio 2003, che seguì al primo Atto di Intesa per il rientro nella normalità ambientale del siderurgico.

Il ‘3° Rapporto Ilva Ambiente Sicurezza 2011’, è stato detto oggi, individua tra i fattori di forza per il futuro: l’impegno ad investire e a migliorare, una grande responsabilità, una forza lavoro giovane, l’orgoglio di essere uno stabilimento moderno, la consapevolezza del ruolo del territorio.

Anche la Cisl pensa che l’Ilva possa diventare modello di eccellenza all’interno di un territorio di eccellenza, perché già nel 2003, grazie anche alla testimonianza dell’Ing. Nicholas You Responsabile Buone pratiche & Sezione di indirizzo UN-HABITAT delle Nazioni Unite, divenne nostro patrimonio l’idea che la corresponsabilità sociale e gli investimenti nella sostenibilità delle nostre produzioni, anche pesanti, avrebbero potuto permettere al sistema/Taranto di competere nel mondo.”

Daniela Fumarola – Segretario Generale CISL Taranto

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *