Presentato in Fiera del Levante il nuovo Polo Bibliomuseale Regionale nell’ex Caserma Rossani: sarà la biblioteca più grande del Mezzogiorno
È stato presentato questa mattina in Fiera del Levante il progetto della Biblioteca del Mediterraneo, il nuovo Polo Bibliomuseale Regionale che si insedierà nel complesso dell’ex Caserma Rossani, a Bari.
All’incontro hanno partecipato: la presidente del Consiglio regionale della Regione Puglia Loredana Capone; l’assessora alle Culture del Comune di Bari Paola Romano; il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Aldo Patruno; il dirigente della Sezione Sviluppo Innovazione Reti, della Struttura di Cooperazione territoriale europea e del Servizio Poli biblio-museali della Regione Puglia Mauro Paolo Bruno; il Soprintendente archivistico e bibliografico della Puglia Marco Bascapè; l’architetto Marco Muscogiuri, docente al Politecnico di Milano e co-fondatore della società Alterstudio Partners, responsabile del progetto funzionale, dell’allestimento e degli arredi del nuovo Polo Bibliomuseale. È intervenuta con un messaggio di saluto anche l’assessore alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola.
Il nuovo Polo Bibliomuseale si inserisce in un più ampio intervento di riqualificazione urbana che, a partire dal già realizzato Parco Rossani, vedrà la realizzazione anche della nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti di Bari e della “Piazza delle Arti”. Il Polo accoglierà una parte del patrimonio della Biblioteca del Consiglio Regionale “Teca del Mediterraneo”, il patrimonio della Mediateca Regionale (incluso un archivio di 33.000 manifesti cinematografici), l’Archivio della Gazzetta del Mezzogiorno e l’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (IPSAIC) e offrirà nuovi spazi e servizi per la cultura, la formazione, l’informazione, il tempo libero e la socialità, con una duplice funzione: da un lato i servizi di conservazione e memoria, dall’altro quelli di public library contemporanea.
Il Polo diverrà luogo delle storie e della narrazione in senso ampio, dal libro al cinema, dal fumetto al gaming, dalle arti visive alla musica, incentrata in particolare sui temi del Mediterraneo: Intercultura, identità, ambiente, cinema e spettacolo, tematiche attinenti a bambini, ragazzi e giovani.
Alla raccolta, conservazione e promozione della cultura e storia locale, sia sul versante bibliografico che su quello archivistico, sarà dedicata l’ex Palazzina di Comando, denominata “Casa degli Archivi” (1.500 mq su due livelli). L’ex Casermetta (3.500 mq, articolata in 13 campate) sarà invece destinata a biblioteca di pubblica lettura, con Narrativa, Saggistica, documenti video e sonori, spazi per bambini e ragazzi, laboratori e sale polifunzionali.
“Donare alle nostre città nuovi luoghi di cultura – si legge nel messaggio inviato dall’assessore regionale alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola – è un segno di intelligenza politica e amministrativa. Tanto più quando questi luoghi si candidano, come nel caso del nuovo Polo Bibliotecario, ad essere spazi sociali prossimità. In un tempo come il nostro, caratterizzato dalla difficoltà di ‘rallentare’ e di dedicare del tempo alla costruzione della ‘profondità’, le biblioteche possono davvero essere luoghi rivoluzionari. Leggere ci rende più liberi, più consapevoli e anche più cittadini perché ci porta dentro al presente, alimentando le nostre capacità di decifrare i nodi critici del nostro tempo. Un luogo come questo non solo risponde ai diritti culturali delle persone, ma concorre anche all’obiettivo più ampio di orientare la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità in senso più inclusivo e sostenibile. Insieme agli altri ambiziosi progetti che stiamo presentando in questi mesi, anche in Fiera, quello del nuovo Polo Bibliotecario indica che la Regione è entrata in una nuova fase delle politiche culturali. Dopo aver investito tanto negli anni precedenti per restituire alle città dei luoghi di cultura, puntiamo adesso a rendere questi luoghi più vivi e partecipati”.
La presidente del Consiglio regionale Loredana Capone ha evidenziato che “il Polo bibliotecario della Rossani sarà un’eccellenza non solo per la Puglia, ma per il sud Italia e per tutto il paese. Qui avremo un grande polo bibliotecario e museale arricchito dalla possibilità di fare musica, di conservare gli archivi più belli che abbiamo in regione, compreso quello per il meridionalismo e l’antifascismo, e di fare teatro e cinema. Potremo realizzare un’esperienza bellissima leggendo un buon libro in un ambiente interculturale che si chiamerà ‘Biblioteca del Mediterraneo’ all’interno di un grandissimo parco, di fronte all’Accademia delle Belle Arti; insomma, in un polo culturale straordinario che serve per dire a tutti: leggete, perché attraverso il sapere, la cultura e l’arte si può davvero cambiare il mondo in meglio”.
Il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia Aldo Patruno ha sottolineato “i molti significati della nascita del nuovo Polo Bibliomuseale. Il primo, trasformare una grande caserma nel cuore di Bari in una biblioteca, rappresenta qualcosa di molto importante visto il momento drammatico che stiamo attraversando. Una biblioteca, inoltre, che è intitolata al Mediterraneo e che sarà la ‘testa’ del Sistema dei Poli bibliomuseali diffusi a livello provinciale e articolati attraverso le biblioteche di comunità su tutto il territorio regionale. Parliamo, inoltre, di una biblioteca avanzatissima in cui il concetto delle radici e delle ali è fisicamente rappresentato su un restauro particolarmente attento alla struttura di grande valore storico e architettonico esistente, in cui si incastrano una serie di tecnologie, servizi, infrastrutture e allestimenti di ultima generazione. Peraltro, vi sarà custodito un patrimonio molto ricco e articolato. Ecco: qui ci sarà una sintesi perfetta tra memoria e futuro, che è uno degli elementi fondamentali della strategia di politica culturale della Regione Puglia”.
“Il progetto del nuovo Polo Bibliomuseale nell’ex caserma Rossani – ha dichiarato il dirigente regionale Mauro Paolo Bruno – rappresenta un grande investimento che la Regione Puglia sta mettendo in atto in accordo con il Comune di Bari, con la piena condivisione della Soprintendenza dei beni archivistici e bibliografici e grazie al lavoro congiunto fatto con il Consiglio Regionale. Quella che stiamo realizzando sarà la più grande biblioteca del Mezzogiorno. Si tratta di un grande presidio pubblico di cultura: una biblioteca aperta alle persone di tutte le fasce d’età con una parte dedicata agli studi e alla consultazione che conterrà molti archivi. Realizzeremo, dunque, un’offerta completa di fruizione del patrimonio archivistico e librario della territorio. La gara di allestimento sta partendo e siamo fiduciosi di potere inaugurare presto i nuovi spazi”.
L’assessora alle Culture del Comune di Bari Paola Romano ha sottolineato che “il Polo bibliotecario della Rossani è frutto di un lungo percorso che nasce vent’anni fa, con l’allora sindaco Michele Emiliano, e che poi è proseguito con Decaro e con il sindaco Leccese. Un percorso che trasforma una caserma in uno spazio per la lettura che sorgerà accanto all’Accademia delle Belle Arti e ad altri spazi per la socialità oltre che al parco. Questo Polo bibliotecario è importantissimo non solo perché è il più grande del Mezzogiorno, ma anche perché dialogherà con le altre undici biblioteche che abbiamo inaugurato negli scorsi anni con il contributo di Regione Puglia e con un investimento del Comune di Bari secondo un modello di diffusione e di moltiplicazione che interessa tutti i quartieri della città”.
“Per la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia – ha detto infine il Soprintendente Marco Bascapè – il traguardo che si sta raggiungendo con la trasformazione della ex caserma Rossani in casa degli Archivi e Polo bibliotecario è di grande importanza. Si tratta di una risorsa preziosa per gli archivi e le biblioteche della Puglia che erano in cerca di una dimora. Il nuovo Polo è un luogo a cui la Soprintendenza presta particolare attenzione e che fa parte di un percorso lungamente condiviso tra Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Bari. Siamo contenti, finalmente, di vederne il risultato”.