Presentato in Presidenza il progetto ‘Parole senza barriere’
E’ stato presentato alla stampa questa mattina in Presidenza, si chiama Parole senza barriere ed è un progetto sulla promozione della lettura nelle undici carceri pugliesi. L’iniziativa, composta da quattro sottoprogetti, è nata alla luce del protocollo di intesa, siglato a gennaio 2016, tra Associazione Presìdi del libro e Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria ed è sostenuta da Confindustria, ASL e Pastificio Granoro. L’idea è quella di consentire ai detenuti “un’evasione lecita”, consapevoli tutti che la promozione della cultura nelle carceri, in questo caso della lettura, costituisca strumento fondamentale per ritrovare se stessi, anche al di là delle barriere e dei muri.
“Il progetto Parole senza barriere – ha detto l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia Loredana Capone presentando l’iniziativa alla stampa – ha come obiettivo fondamentale quello di eliminare le barriere e di consentire la dimensione del viaggio anche a chi deve costruire, dal carcere, una prospettiva legittima per il futuro, una prospettiva fatta di diritti ma anche di comunicazione. Il libro infatti consente a chi è detenuto di stabilire una nuova comunicazione non solo con se stesso, ma anche con chi è fuori dal proprio mondo, agevolando il dialogo e la riconciliazione”.
La Capone ha poi sottolineato la specificità del progetto, realizzato “grazie ad una collaborazione pubblico privato che vede presenti Confindustria, Asl e Granoro, tutti impegnati a lavorare per agevolare quel tipo di pacificazione fra le persone e il resto della comunità che serve a tutti”.
“La mission del progetto, con le sue connessioni – ha aggiunto l’assessore Capone – ci spinge certamente a perseguirlo ancora, anzi a continuare ad alimentarlo. Non è banale che i Presìdi siano riusciti a costruire queste esperienze condivise, non è banale che Confindustria abbia accettato, in un momento di scarsità economica, è importante che ci siano le persone che ci credono”.
“Un bellissimo progetto – ha concluso la Capone – molto più di quello che è scritto perché si nutre ogni giorno del sacrifico e della disponbilità, non solo di tempo ma di cuore, passione ed entusiasmo, che ci mettono le persone che lo costruiscono. E questo è impagabile non ha un prezzo. Non è un problema di risorse ma di scelta culturale che ciascuno di noi fa”.
Sono intervenuti alla conferenza stampa Anna Maria Montinaro, Presidente dell’Associazione i Presìdi del Libro , Carmelo Cantone, Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziara Puglia e Basilicata, Bruna Piarulli, Direttrice Istituti Penitenziari maschile e femminile Trani, Sergio Fontana, Confindustria BARI e BAT, Vito Montanaro, Direttore ASL Bari e Aldo Patruno, direttore Dipartimento Turismo ed Economia della cultura della Regione Puglia. Presente anche una rappresentanza del pastifico Granoro. Il primo appuntamento è per il 6 dicembre con il progetto “Ogni luogo ha un’anima” che si svolgerà presso gli Istituti penitenziari femminile e maschile di Trani (vedi i sottoprogetti allegati).
Di seguito il comunicato dei Presìdi del libro
L’Associazione Presìdi del libro e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Regionale di Puglia e Basilicata del Ministero di Giustizia presentano “Parole senza barriere”.
Alla luce di un Protocollo di intesa stipulato lo scorso gennaio 2016 tra i due enti, con l’obiettivo primario di garantire ai detenuti un accesso ampio e qualificato alla conoscenza, all’informazione e alla cultura in generale con particolare riferimento alla promozione della legalità, nasce il progetto di promozione della lettura nelle carceri pugliesi dal titolo “Parole senza barriere”.
Nell’ambito della competenza organizzativa degli 11 penitenziari della Puglia i detenuti e le detenute verranno coinvolti con attività di scrittura, lettura, teatro e formazione con l’aiuto di psicologi, medici, operatori, scrittori, attori e lettori dei Presìdi che persistono sul territorio del penitenziario e/o di altri Presìdi interessati alla collaborazione.
In collaborazione con ASL Bari, Confindustria BAT e pastificio Granoro, il progetto prende spunto dall’esperienza già avviata nel penitenziario maschile di Trani dall’Azienda Granoro, dalla Factory del gusto di Molfetta e dal Presìdio del libro di Corato, che negli anni scorsi ha realizzato con successo un percorso di riqualificazione sociale attraverso un percorso formativo in cui si fondono cibo e letteratura con l’obiettivo di dare nuovi stimoli e un rapporto consapevole con l’ambiente, la natura, le tradizioni e il sociale a chi, dopo aver scontato la propria pena, cercherà di reinserirsi nella società.
Un canale di comunicazione quindi tra il carcere e la società civile che cercherà, da un lato di stimolare i detenuti ad esprimere i propri pensieri, le proprie emozioni portandoli “oltre il muro” del carcere, dall’altro permetterà alle persone libere, grazie ad una maggiore conoscenza delle realtà penitenziarie, di superare barriere e pregiudizi.
Convinti che la lettura e la scrittura in carcere possono essere strumenti validi per aiutare il detenuto nel suo percorso personale di consapevolezza, si intende aiutare i partecipanti ad esprimere, tramite la scrittura, il proprio vissuto a partire dal confronto con il libro ed il suo autore.
Attraverso la lettura e la scrittura, si intende risvegliare in ciascuno di loro la voglia di sognare e stimolarli a rafforzare l’autostima, affinando il senso di responsabilità nel loro cammino verso la cittadinanza e il reinserimento nella società civile. Saranno coinvolti poeti, attori, scrittori, giornalisti, studenti con lo scopo di tessere relazioni, produrre riflessioni, scambi e confronti tra i detenuti , fra i detenuti e il mondo libero.
Avvicinare il mondo carcerario alla società esterna e incoraggiare nei detenuti un risveglio di consapevolezza attraverso la lettura, la scrittura creativa e altre forme di comunicazione è uno degli obiettivi del progetto.