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PRESENZA LUCANA” – 25° Anno

Dopo l’incontro dedicato alla cartella “Documentari dal mondo” con un filmato dal titolo: La festa di Chang May, ritorna Venerdì 5 Giugno, nella sede di Presenza Lucana di Via Veneto 106/A, alle ore 18.00, un appuntamento della cartella “ARTIGIANATO DEL SUD” con documentario proposto da Lucio Miniussi, dal titolo: Intarsio sorrentino. del maestro Alberto Giglio.
L’intarsio è una vera arte, consistente nel tagliare e riunire dei piccoli pezzi di legno, dalla grandezza millimetrica, di varia forma e colore, per la costruzione di un manufatto. L’arte della tarsia risale al VI secolo e gli Arabi erano gli unici a praticarla. L’origine dell’intarsio, a Sorrento, risale all’epoca dei monaci benedettini che risiedevano nel monastero di Sant’Agrippino, tra il 500 e il 600. Nei loro laboratori, i monaci, usavano legni, di produzione locale, quali il noce, il limone e l’arancio. In seguito, quando quest’arte si estese, per creare l’effetto chiaro-oscuro, furono impiegati molti altri legnami. Il corpo del mobile era, comunemente, ottenuto dall’ulivo, dal noce e raramente dal castagno.
Per quanto riguarda le decorazioni, gli artigiani, dopo le ispirazioni a motivi pompeiani, iniziarono a orientarsi su scene di vita quotidiana. I costumi napoletani rappresentarono il momento più elevato della tarsia sorrentina.
Anche se con tecniche diverse, fornite da nuove macchine e strumenti, la tarsia sorrentina è eseguita, ancora, da artigiani, che non hanno abbandonato la tradizione tramandata dai loro predecessori.
Il lavoro, in generale, si basa sulla collaborazione e la partecipazione di diversi esecutori:
• il disegnatore che elabora e crea la figura da rappresentare;
• l’intarsiatore che esegue il traforo;
• l’impiallicciatore che fissa le sagome ottenute, con la colla, su un supporto cartaceo;
• il ricacciatore, il cui compito è quello di completare e ritoccare le parti intarsiate con l’inchiostro di china;
• il lucidatore è il tecnico che termina l’opera verniciando il manufatto con gomma lacca.
Dopo la visione del documentario, saranno proiettati due brevi filmati legati agli aspetti di vita associativa: Il tesseramento e una cena sociale.
Michele Santoro

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