PRESENZA LUCANA” – NUOVI CANTAUTORI
Dopo “Africa e Cultura”, appuntamento molto apprezzato, che darà inizio ad altri incontri per la cartella “Società Multietnica”, ritorna, a distanza di due anni, la cartella “Nuovi Cantautori” con il cantante Mario Donatiello che propone il suo ultimo lavoro: un cd dal titolo” Mediterraneo”, con accompagnamento vocale di Matilde Musio.
Curata, nei minimi dettagli, la copertina, con foto di Elisabeth Lombardo Turba ed elaborazione grafica di Paola Gasparini.
Il cd si compone di tredici brani: quattro sono elaborazioni di canti popolari rivisitati in modo creativo. L’autore in essi ha voluto inserire ritmi e strumentazioni nuovi.
Il brano che dà il titolo all’album Mediterraneo è bello liricamente; in esso sono indicate “voci senza terra, l’acqua salata e fredda, il sole che brucia e occhi pieni di paura nella notte e poi la speranza: dammi la mano e tienimi con te, domani arriveremo a casa e la tempesta diventa sole”.
Un ritorno indietro nel tempo è La danza di Persefone, figlia di Zeus e Demetra, che danza in libertà con musica antica che risveglia passione porgendo il suo viso ai baci del sole e il suo corpo ha il sapore del mare.
…A gente de sta terra se conta le ferite poi apre il cuore al cielo e si riprende la vita. Questo canto .fa parte in un fresco brano dal titolo Ninna reggae Basilicata, originale nel suono, che apre nuovi orizzonti al canto e al recente ritmo reggae del cantautore, inserito.
Sempre all’interno del disco trova posto anche una ninnananna lucana ascoltata da una donna anziana, e rielaborata da Mario con un dolce e amorevole suono che fa della ninna nanna lucana una sua tipicità: poche strofe ripetute con delicata armonia, più volte:
Nia nia nia/sott’ a l’alber ca durmìa/ facìa nu dolce suonne/ca svegliarm nun putìa
Nia Nia nia….
Conoscendo il cantautore, con tutta la sua produzione artistica, si può, senza alcun dubbio, affermare che questo lavoro è, sicuramente, di ottima fattura sia nelle liriche, ricche di contenuti, e sia nella musica. Sicuramente da non perdere.
Michele Santoro