Presenza Lucana – Tradizioni musicali
Quello che sarà proposto nel prossimo “Venerdì Culturale di Presenza Lucana” è il decimo incontro del ventiseiesimo Anno di attività dell’Associazione.
Il titolo dell’incontro, della cartella “Tradizioni Musicali”, che si svolgerà Venerdì 11 Marzo, in Via Veneto 106/A Taranto, con inizio alle ore 18.00 (ingresso libero) è “Colonna sonora della Settimana Santa tarantina: le marce funebri”.
Protagonista, della prima parte della serata, sarà Pierfrancesco Galati, di Avetrana, ricercatore della storia della musica, delle bande musicali e tradizioni locali.
Nella sua relazione Galati si soffermerà sulle figure dei compositori che, con le loro musiche, rendono magica la Processione della Settimana Santa tarantina.
L’autore presenterà venti figure di musicisti, autori delle più conosciute Marce che seguono le statue delle due Processioni dei Misteri e che infiammano i cuori dei presenti e delle migliaia di ascoltatori raggiunti dalla diretta televisiva.
L’autore, nella sua esposizione, presenterà le immagini dei compositori, con una breve biografia.
Giuseppe Cacace, Francesco De Benedictis, Domenico Bastia, Vincenzo Canale, Adolfo Bonelli, Francesco Buzzacchino, Domenico Colucci, Luigi Rizzola, Pietro Marincola, Giacomo Lacerenza, Davide Latagliata, Michele Ventrelli, Vincenzo Consenti, Nino Lanave, Vittorio Manente, Nino Ippolito, Angelo Lamanna, Dino Milella, Vincenzo Simonetti e Giuseppe Gregucci.
Farà da supporto, allo studio, l’intervento del Maestro Giuseppe Gregucci, direttore della Grande Orchestra di fiati “Santa Cecilia” di Taranto, presente, da diversi anni, a entrambe le processioni dei “Misteri”. Il Maestro è anche autore di sei marce funebri: con due di esse ha vinto un Premio Nazionale. Lo storico Antonio Fornaro illustrerà come, nel tempo, la marcia sia diventata elemento importante e indispensabile nella dinamica dei Riti della Settimana Santa che, certamente, sono i più rilevanti a livello europeo. La figura di due quadri raffiguranti “Le Perdùne” del pittore Ruggero Di Giorgio e due poesie di Domenico Semeraro, unite ad un sottofondo musicale della banda di Gregucci, renderanno l’incontro più affascinante.
Michele Santoro