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Il presidente Emiliano al Convegno sul Nuovo regolamento UE sui dati personali

Il presidente della Regione Puglia è intervenuto oggi al convegno sul “Nuovo regolamento UE in materia di protezione dei dati personali” organizzato a Bari dalla Regione Puglia, nel Teatro Petruzzelli. Con il presidente, oltre al sindaco di Bari, c’era il Garante nazionale per la protezione dei dati personali, Antonello Soro.
“Il regolamento UE dei dati personali – ha detto il presidente della Giunta regionale – è un provvedimento emesso dall’Unione europea che ha valore di legge e che entra direttamente nell’ordinamento giuridico italiano”. “Provvedimenti come questo – ha proseguito – necessitano di una immediata esplicazione e la circostanza che il Garante, che è il soggetto che deve sorvegliare sull’applicazione di queste regole, si esponga come qui oggi è un fatto enormemente innovativo. Sappiamo che l’Autorità garante è un soggetto permanentemente collaborativo, che prende atto dei limiti del sistema e viene a spiegarli”.
“I dati di cui disponiamo – con i sistemi informatici – sono distraordinario valore dal punto di vista scientifico, ma bisogna conciliarli con gli articoli del Regolamento generale sulla loro protezione. Articoli nei quali si raccomanda di fare ogni sforzo possibile per ottenere il consenso da parte del soggetto che li ha prodotti”.

“Trovare il punto di equilibrio è un problema assai rilevante, perché se disponessimo permanentemente, nell’epoca dei big data, della possibilità di esaminare ogni tipo di informazione, occorre però tutelare l’identità della persona”. “Così ci sarebbe il massimo dell’utile nella gestione di questi dati, che rappresentano anche uno sforzo economico rilevantissimo per chi li custodisce. La Regione Puglia favorisce l’open source, per fare in modo
che per la gestione dei servizi pubblici essenziali i dati che si ricavano dalla pubblica amministrazione non diventino merce di scambio, oggetto di appropriazione e di mercimonio”.
“Questo ovviamente è molto difficile. Ad esempio, presiedo l’associazione delle regioni dell’aerospazio e lì ci siamo resi conto di come i satelliti possano migliorare la nostra sicurezza stradale, la capacità di coltivazione delle terre, le previsioni meteorologiche, insomma hanno infinite applicazioni, dalle più semplici alle più complesse”. “Però contemporaneamente ci rendiamo conto che un satellite made in Puglia – perché qui costruiamo mini satelliti -può trasmettere tantissime informazioni sui nostri movimenti. Ovvero quelle piccole e grandi questioni individuali, che poi sono la nostra identità personale, che vanno tutelate”.
“Quindi non si può non scendere in prima linea – ha concluso – non si può tutelare quel diritto alla riservatezza esclusivamente esercitando i poteri da luoghi centralizzati. Bisogna conoscere il mondo come si evolve, tenerlo sotto controllo e vigilarlo, per capire come la vita di ciascuno di noi viene continuamente cambiata dai mutamenti tecnologici: a questo servono giornate di studio come quella di oggi”.

“Perciò esprimo un ringraziamento particolare all’Autorità garante,ai suoi collaboratori, nonché a tutti nostri collaboratori – coordinati dal dottor Roberto Veneri e l’avvocato Silvia Piemonte – che si sono impegnati moltissimo nell’organizzazione di questa giornata e li ringrazio per avermi sollecitato su un tema importante come quello di stamattina”.

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