Il presidente Emiliano alla giornata inaugurale del Festival di salute mentale ‘Inventore di altri mondi’
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto questa mattina a Bari (Palazzo ex Poste) alla giornata inaugurale del Festival della Salute mentale. “Inventori di altri mondi” è il tema di questa seconda edizione del Festival organizzato dal DSM, Dipartimento salute mentale della ASL Bari, che si svolgerà sino al 27 novembre prossimo.
“Sono venuto per dirvi grazie – ha detto il presidente Emiliano rivolgendosi ai professionisti del settore – mancare a questo appuntamento era impossibile per me. Questo festival aperto a tutti è un’intuizione perché consente di diffondere all’intera comunità le consapevolezze a cui siete arrivati. Sopportare la condizione umana può essere molto difficile. Abbiamo bisogno di scambiare le nostre esperienze in modo metodico e scientifico, non confusionale, perché queste conoscenze rappresentano strumenti fondamentali. Mi auguro dunque di poter vivere attraverso di voi l’esperienza che avete fatto, io ce la metterò tutta per non farmi sfuggire la bellezza di tutto quello che siete riusciti a comprendere dell’essere umano in tanti anni di lavoro”.
Il Festival è un percorso di conoscenza e cittadinanza attiva che vuole mettere al centro della riflessione la persona, con il suo mondo interiore e creativo nel suo contesto familiare e nel suo essere parte della società. I CSM territoriali, gli SPDC, il DCA, i Centri diurni pubblici GIPPSI E CUNEGONDA, il MENS, i luoghi della NPIA sono tutti spazi di accoglienza e riabilitazione che sempre di più si strutturano in un sistema di rete di servizi e strutture in cui competenze multidisciplinari, cliniche, riabilitative, artistico culturali e sociali si incontrano e si intersecano superando barriere concettuali e procedurali. Il fine è produrre interventi multi-settoriali integrati e coordinati, condivisi tra interlocutori diversi, ciascuno dei quali compie azioni precise e concrete e ciò oltrepassando lo stigma della malattia mentale, i pregiudizi e le paure che la società (ivi compresi i pazienti psichiatrici e i loro familiari ma anche i politici, gli amministratori, gli educatori e molti stessi operatori dei servizi psichiatrici, sanitari e sociali) ancora vive.