Il presidente Emiliano presenta in conferenza stampa la decima edizione de “ l’Edificio della memoria”
Al via la decima edizione de L’Edificio della Memoria, diventato progetto pilota della legalità per la Regione Puglia per volere di Michele Emiliano e su iniziativa di Stefano Fumarulo, dirigente della Sezione Sicurezza del cittadino e Antimafia Sociale della Regione Puglia, prematuramente scomparso nel 2017. L’evento è stato presentato questa mattina presso la Presidenza della Regione, dal presidente Emiliano;Giancarlo Visitilli, presidente della cooperativa I bambini di Truffaut e ideatore dell’iniziativa e dai magistrati Angela Arbore e Marco Guida del progetto “L’Edificio della memoria”
“Tutte le storie hanno dei prodromi e nascono da alcuni event:- ha esordito il presidente Emiliano- Il Giorno dopo strage di Capaci io e il dottor Guida eravamo al Tribunale di Brindisi. Tutte le scuole della città spontaneamente vennero sotto il Palazzo di giustizia e ci fu un gigantesco sit-in. Centinaia e centinaia di ragazzi vennero a fare coraggio ai giudici, poco più grandi di loro, che avevano subito un colpo durissimo con l’uccisione di Falcone. Fu quella un’intuizione importante della scuola. La scuola è la carne viva della Costituzione, un cuore che reagisce e che continua a battere qualsiasi cosa succeda, programmata sulla continuità delle istituzioni e dei valori che noi rappresentiamo. Conservo una fotografia bellissima di quel giorno, dove parliamo a questi ragazzi. Da lì comincia un’esperienza, che vede Magistratura e Scuola fare fronte comune. Questi sono i pilastri dell’Edificio della memoria. La scuola ha una sua forza, nel senso che costituisce lo spirito delle persone, elabora concetti e li trasmette. La funzione di questi progetti è potentissima: noi crediamo che mandare a sistema questo tipo di interrelazione non sia un lavoro orientato al passato, ma al fututo. Questa è anche il messaggio che ha lasciato Stefano Fumarulo, il suo ruolo sociale e civile ci proietta verso altre conquiste per affermare il valore della legalità e contendere i disvalori in tutte le loro forme. La Puglia è l’unica regione di Italia che ha investito 11 milioni di euro in attività antimafia: senza consegnare ad altri questo processo rischieremmo di disperdere un enorme patrimonio. L’edificio della memoria serve custodire e far progredire tutto questo”.
“Tutte le storie hanno dei prodromi e nascono da alcuni event:- ha esordito il presidente Emiliano- Il Giorno dopo strage di Capaci io e il dottor Guida eravamo al Tribunale di Brindisi. Tutte le scuole della città spontaneamente vennero sotto il Palazzo di giustizia e ci fu un gigantesco sit-in. Centinaia e centinaia di ragazzi vennero a fare coraggio ai giudici, poco più grandi di loro, che avevano subito un colpo durissimo con l’uccisione di Falcone. Fu quella un’intuizione importante della scuola. La scuola è la carne viva della Costituzione, un cuore che reagisce e che continua a battere qualsiasi cosa succeda, programmata sulla continuità delle istituzioni e dei valori che noi rappresentiamo. Conservo una fotografia bellissima di quel giorno, dove parliamo a questi ragazzi. Da lì comincia un’esperienza, che vede Magistratura e Scuola fare fronte comune. Questi sono i pilastri dell’Edificio della memoria. La scuola ha una sua forza, nel senso che costituisce lo spirito delle persone, elabora concetti e li trasmette. La funzione di questi progetti è potentissima: noi crediamo che mandare a sistema questo tipo di interrelazione non sia un lavoro orientato al passato, ma al fututo. Questa è anche il messaggio che ha lasciato Stefano Fumarulo, il suo ruolo sociale e civile ci proietta verso altre conquiste per affermare il valore della legalità e contendere i disvalori in tutte le loro forme. La Puglia è l’unica regione di Italia che ha investito 11 milioni di euro in attività antimafia: senza consegnare ad altri questo processo rischieremmo di disperdere un enorme patrimonio. L’edificio della memoria serve custodire e far progredire tutto questo”.
Centinaia di studenti guidati da magistrati, giornalisti e performer approfondiranno i temi della legalità nel corso di laboratori, incontri con testimoni, attori e registi. Nelle passate edizioni de L’Edificio della Memoria hanno partecipato Giovanni Impastato, Umberto Ambrosoli, Lella Fazio, Francesca Marchitelli, Agnese Moro, Alessandra Galli, Armando Spataro, Tilde Montinaro, Pino Martinez, Paolo Siani, Raffaele Cantone, Rosanna Scopelliti, e ancora tra gli altri Piercamillo Davigo, Laura Boldrini e Pietro Grasso.
“Noi non vogliamo dimenticare. Né vivere di ricordi.” Scrivono gli ideatori del progetto Giancarlo Visitilli, presidente della cooperativa I bambini di Truffaut e i magistrati Angela Arbore e Marco Guida. “ Vogliamo trarre dal passato il giusto senso dell’esperienza per poter affrontare, insieme ai nostri ragazzi, il presente ed il futuro. Vogliamo mettere a confronto sia generazioni sia mondi apparentemente molto diversi come la scuola ed il palazzo di giustizia. Perché alla base di tutto c’è la Costituzione, c’è lo Stato, ci sono le regole poste a fondamento di ogni Stato democratico. E ci sono gli Uomini che hanno fatto parte della storia recente del nostro paese, persone “normali” che sol perché hanno fatto il proprio dovere, sol perché hanno creduto nello Stato, hanno perso la vita in nome di quello Stato. In questi anni abbiamo parlato con i testimoni di quelle storie, testimoni diretti per avere avuto uno stretto rapporto con quelle persone, per avere vissuto in prima persona il prima ed il doloroso dopo.”
L’Edificio della Memoria è costruito sulla base dell’Avviso n. 2/2017 -“CANTIERI INNOVATIVI DI
ANTIMAFIA SOCIALE: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E MIGLIORAMENTO DEL TESSUTO
URBANO” della Regione Puglia. Il progetto a partire da quest’anno svilupperà una programmazione triennale. L’anno 2019 è dedicato alla tematica dell’Educare, durante i laboratori saranno approfonditi tre temi: l’uguaglianza con un lavoro sull’Articolo 3 della Costituzione, la violenza di Genere e la microcriminalità.
“Educare sarà la parola chiave di questo primo anno, parola magica di qualunque comunità fondata sull’eguaglianza. Educare dopo ogni momento buio, forse inevitabile, di ogni società che a volte dimentica i suoi valori fondamentali. Valori che per fortuna ci vengono ricordati dall’art.3 della Costituzione. Ed è da qui che vogliamo ripartire con il progetto dell’Edificio della Memoria: educare all’uguaglianza, etnica, religiosa e sessuale”, spiegano i magistrati Angela Arbore e Marco Guida. Gli studenti, nell’ambito delle singole aree tematiche, incontreranno esperti, testimoni, e potranno anche svolgere indagini giornalistiche effettuando visite ed interviste fuori dal contesto scolastico. Tutti lavoreranno alla realizzazione di un prodotto finale (documentario, intervista, articolo di giornale, fumetto, pièce teatrale ed altro) aiutati e coordinati da esperti (magistrati, avvocati, giornalisti, attori, fumettisti e registi).
Quest’anno sono coinvolte 25 scuole: il liceo scientifico “Gaetano Salvemini” (Bari), il liceo linguistico e istituto tecnico economico statale “Marco Polo” (Bari), l’istituto tecnico economico “Blaise Pascal” di Foggia, l’istituto “Pietro Sette” (Santeramo), l’istituto “Lentini-Einstein” di Mottola, l’I.I.S.S. “G. Ferraris” (Molfetta). E ancora il Panetti (Bari), il liceo artistico statale “G. De Nittis” (Bari), il liceo statale “G. Bianchi Dottula” (Bari), la scuola secondaria di primo grado “Tommaso Fiore” (Bari), l’istituto Tommaso Fiore (Modugno), l’istituto tecnico economico “Vitale Giordano” (Bitonto), l’istituto comprensivo “Davanzati – Mastromatteo” (Palo del Colle), l’istituto tecnico economico e liceo linguistico “D. Romanazzi” (Bari), l’istituto superiore tecnico “Euclide” (Bari), il liceo Classico “Socrate” (Bari) e il liceo statale “V. Fornari” (Molfetta), Panetti (Bari), Alberoranza (Bari), D’Azeglio/De Nittis (Barletta), Cassandra (Barletta). L’EDIFICIO DELLA MEMORIA si articola anche in una RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
È oramai una consolidata tradizione dell’Edificio proiettare, all’interno del Tribunale di Bari, nell’aula dove si celebrano i processi, un ciclo di film dedicati alla legalità. La visione dei film è accompagnata dalla presentazione da parte di un critico cinematografico ed è normalmente seguita dall’incontro con il regista o con uno degli autori.
La RASSEGNA è iniziata venerdì 18 maggio con la proiezione del film “Nato a Casal di Principe”, alla presenza del regista Bruno Oliviero. Venerdì 8 febbraio saranno ospiti i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo con il loro film d’esordio La terra dell’abbastanza. Gli altri due appuntamenti sono in collaborazione con l’Apulia Film Commission e sono in programma al Cineporto di Bari: venerdì 22 febbraio A Ciambra di Jonas Carpignano e venerdì 12 aprile Sotto il burqa di Sou Abadi. Partner del progetto sono i Comuni di Bari e di Palo del Colle, gli istituti Pietro Sette di Santeramo in Colle, Marco Polo di Bari e Ferraris si Molfetta, Unisco e Leader; in collaborazione con Coop alleanza 3.0.