Presidi delle scuole pugliesi impongono “dress code”. Studenti in rivolta
L’Unione degli studenti della Puglia ritiene “inaccettabili” le decisioni di alcuni presidi che hanno imposto “un vero e proprio dress code al quale gli studenti e le studentesse devono attenersi negli spazi scolastici”. Per questa ragione questa mattina gli studenti hanno organizzato un’iniziativa di protesta, con striscioni, davanti al liceo “Scacchi” di Bari, uno dei licei dove il preside ha fatto appello “alla sobrietà”.”Sui nostri corpi e nelle nostre scuole decidiamo noi”, afferma Davide Lavermicocca, Coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia. Gli studenti chiedono che tali decisioni vengano ritirate “in favore di una più profonda riflessione sul senso degli spazi scolastici come spazio di crescita ed espressione degli studenti e delle studentesse”.
“Non crediamo – dice Lavermicocca – sia formativo costruire decisioni legate alla retorica del decoro che censurano parti del nostro corpo, visto ancora come tabù e elemento di provocazione sessuale, in quanto vengono vietati shorts, minigonne e canotte”