Prestazioni aggiuntive, Fials: “Il San Carlo promette ma non mantiene”
Grande è la delusione tra il personale sanitario dell’Ospedale San Carlo di Potenza impegnato nella copertura dei turni scoperti per l’emergenza COVID 19:
“L’Azienda non ha rispettato gli impegni presi – commenta con amarezza il segretario provinciale della Fials Giuseppe Costanzo – con i lavoratori chiamati a uno sforzo straordinario per combattere l’emergenza pandemia”. Per il responsabile del sindacato autonomo “si tratta di un errore molto grave, a prescindere dai molti aspetti etici e istituzionali, che pure sono rilevanti. Parliamo strettamente della gestione delle risorse umane: se tu chiami le gente a un turno di copertura assicurando loro che il trattamento economico sarà adeguato alle prestazioni aggiuntive non puoi rimangiarti la promessa a bocce ferme. Perché la motivazione del personale è fondamentale per reggere allo stress di questi giorni terribili. E un’Azienda inaffidabile scoraggia anche i dipendenti più generosi che hanno dimostrato di essere disponibili e capaci di grandi sacrifici”
“L’Azienda non ha rispettato gli impegni presi – commenta con amarezza il segretario provinciale della Fials Giuseppe Costanzo – con i lavoratori chiamati a uno sforzo straordinario per combattere l’emergenza pandemia”. Per il responsabile del sindacato autonomo “si tratta di un errore molto grave, a prescindere dai molti aspetti etici e istituzionali, che pure sono rilevanti. Parliamo strettamente della gestione delle risorse umane: se tu chiami le gente a un turno di copertura assicurando loro che il trattamento economico sarà adeguato alle prestazioni aggiuntive non puoi rimangiarti la promessa a bocce ferme. Perché la motivazione del personale è fondamentale per reggere allo stress di questi giorni terribili. E un’Azienda inaffidabile scoraggia anche i dipendenti più generosi che hanno dimostrato di essere disponibili e capaci di grandi sacrifici”
” Il tutto – spiega Costanzo sulla base delle segnalazioni di iscritti Fials – sembra partito dalla Direzione Sanitaria del Presidio ma viene smentito dalla Direzione Generale. Se tutto ciò corrispondesse al vero sarebbe davvero vergognoso. Non si può illudere il personale chiedendo una prestazione che economicamente sia più vantaggiosa e poi l’azienda si tira indietro. Le prestazioni aggiuntive, ex Legge Sirchia, nascono proprio per far fronte alla carenza di personale infermieristico ed è uno strumento indispensabile in questa fase di piena emergenza. Di conseguenza non è accettabile il venir meno dell’utilizzo del Personale Infermieristico, preziose risorse, per disguidi tra Direzione Strategica e Direzione di Presidio”.
“Questo grave episodio – conclude il segretario provinciale della Fials – danneggerebbe economicamente i lavoratori che si sono impegnati in tale attività, per questo il nostro sindacato si sollecita l’intervento dell’Assessore, Dott Leone, a porre riparo a questa situazione