Prevenzione corruzione, Giunta approva piano 2014 – 2016
Rendere “trasparente” ad ogni livello la struttura organizzativa e I’azione amministrativa della Regione Basilicata, in applicazione della filosofia di “accessibilità totale” delle informazioni, al fine di evitare imparzialità e favorire il buon andamento della Pubblica Amministrazione. Parte da questo caposaldo il piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 approvato dalla Giunta regionale di Basilicata in attuazione della Convenzione dell’Onu contro la corruzione e della legge regionale del 2012 per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
La norma regionale prevede una serie di strumenti per la prevenzione e la repressione del fenomeno corruttivo e una serie di politiche che contemplano, accanto al rafforzamento dei rimedi di tipo repressivo, strumenti di prevenzione volti ad incidere sulle occasioni di corruzione e sui fattori che ne favoriscono la diffusione. Gli obiettivi strategici regionali sono, in particolare, quelli di ridurre le opportunità che manifestino casi di corruzione, aumentare la capacità di scoprirli e creare un contesto sfavorevole a che tale fenomeni attecchiscano.
Tra le altre azioni previste dal piano triennale di prevenzione della corruzione 2014 – 2016: il diritto di fruizione e riutilizzo gratuito dei dati reperibili sui siti pubblici e I’implementazione del sito istituzionale “Amministrazione trasparente”, con notizie sull’organizzazione amministrativa, la gestione e l’utilizzazione delle risorse nonché i risultati delle valutazioni delle performance.
Il piano di prevenzione della corruzione è integrato dal Codice di comportamento dell’Amministrazione approvato contestualmente dalla Giunta regionale.
Il Codice definisce i comportamenti che i dipendenti della Regione Basilicata sono tenuti ad osservare, al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità, perseguendo esclusivamente l’interesse pubblico. Tra le misure preventive di carattere generale vi è la stesura e I’applicazione del Regolamento per la rotazione del personale addetto alle aree a rischio. Con tale disposizione si vuole evitare il consolidarsi di posizioni di privilegio nella gestione diretta di attività e che il medesimo funzionario tratti lo stesso tipo di procedimenti per lungo tempo, relazionandosi sempre con i medesimi utenti.