Prf contro l’equiparazione tra partigiani e repubblichini
Una parte rilevante della storia politica pisticcese si identifica con gli avvenimenti legati alla Colonia Confinaria che, in località Bosco Salice (attuali Centro Agricolo e Marconia) ospitò in numero considerevole, circa 1800 persone tra internati e antifascisti, a partire dal 1938 fino al 1943, quando il campo di concentramento fu liberato dalle forze alleate. Tra i tanti “ospiti”, esponenti di rilievo della Politica e della Resistenza, quali Umberto Comollo (Il commissario Pietro), Loris Pescarolo, Umberto Terracini, il principe Filippo IV Andrea Doria Pamphili, primo sindaco di Roma che educarono ai valori della libertà, anche il giovanissimo Domenico Giannace, la “mascotte” del campo. Le sezioni di Pisticci-Marconia del Partito di Rifondazione Comunista fanno riferimento alla Colonia Confinaria per esaltare e riproporre l’importante ruolo svolto dai confinati per la diffusione dei principi di libertà e democrazia e condannano le proposte parlamentari di una legge che renderebbe i partigiani uguali ai repubblichini di Salò. Il riferimento è alla proposta di legge che la Commissione Difesa della Camera ha recentemente approvato per l’equiparazione tra ii partigiani e i repubblichini filonazisti. “Riconoscendo -si legge in una nota- e condividendo i principi sanciti dalla Costituzione quali fondamentali diritti e valori della Repubblica Italiana, indispensabili ed insostituibili per fondare la democrazia e la libertà, venuti a conoscenza che la commissione Difesa della Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge avente per oggetto Disposizioni per le associazioni di interesse delle forze armate che, motivata dalla necessità di dotare le associazioni combattentistiche di personalità giuridica, apre al riconoscimento e al finanziamento delle associazioni degli ex-combattenti della Repubblica Sociale Italiana; considerato che tale volontà di riconoscimento è divenuta palese con la bocciatura degli emendamenti dell’opposizione che proponevano correzioni del testo affinché fosse evitata tale inaccettabile previsione, e che l’approvazione in Commissione di questa proposta di legge (che dovrà essere discussa dall’Assemblea della Camera dei Deputati) segue di poche settimane la presentazione al Senato di un disegno di legge per l’abrogazione della XII Disposizione Transitoria della Costituzione che vieta la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista”, il Prf esprime forte preoccupazione per queste iniziative di rivalutazione del partito fascista e di coloro che combatterono contro la Liberazione e l’affermazione della democrazia macchiandosi di orrendi delitti. Ricorda il ruolo svolto da Udine, città Medaglia d’Oro al valore militare per la Resistenza, e dal Friuli, con i suoi 3643 caduti per mano del nazi-fascismo e ribadisce la necessità di tenere sempre viva l’attualità dei valori della Resistenza e della Costituzione anti-fascista da parte delle Istituzioni, quale patrimonio comune per garantire la convivenza democratica e le libertà dei cittadini. Per queste motivazioni, Rifondazione chiede che il nuovo Consiglio Comunale di Pisticci approvi un o.d.g. in cui si condannino “tutti i tentativi per deformare il carattere democratico e antifascista della Repubblica Italiana così come ha fatto il Comune di Udine, città medaglia d’oro della resistenza” e impegna il Sindaco e il Presidente del Consiglio a farsi portavoce dei sentimenti di condanna del Consiglio Comunale e ad inviare l’ordine del giorno alla Presidenza della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei Deputati dandone notizia all’opinione pubblica.
Giuseppe Coniglio