Priorità alla Scuola accoglie le nuove Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS COV-2 in ambito scolastico
Priorità alla Scuola, seppur con alcune settimane di ritardo rispetto al protocollo ministeriale, accoglie con favore le nuove Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS COV-2 in ambito scolastico. Si tratta di un primo (timido) passo per tutelare il diritto all’istruzione dei minori, già ampiamente compromesso durante gli ultimi due anni, in particolare in Puglia, a causa di una dissennata politica regionale.
La diffusione del nuovo documento e delle relative istruzioni operative per le scuole nonché l’aggiornamento delle comunicazioni inviate dalla Asl ha richiesto e richiede, tuttavia, ancora un’attenzione costante da parte della cittadinanza attiva.
Abbiamo riscontrato, infatti, lentezza e parzialità della comunicazione ASL-USR-scuole (l’USR invia nota solo alle scuole superiori).
Auspichiamo di non dover tornare ad inviare diffide affinché le nuove modalità di gestione dei casi COVID siano rispettate.
In sintesi si introduce finalmente, dopo quasi due anni di pandemia un tracciamento rapido in ambito scolastico, attraverso tamponi gratuiti, per i contatti scolastico del caso COVID, con quarantene di massimo 10 gg, che scattano – almeno dalla primaria in poi – solo in presenza di più casi positivi.
CON UN SOLO CASO POSITIVO, invece, dopo il test rapido a tempo zero (T0) negativo si può tornare in classe. Al 5° giorno si ripete il test rapido.
IL TEST RAPIDO E’ GRATUITO IN FARMACIA PRESENTANDO DOCUMENTO PRODOTTO DALLA SCUOLA.
Permane una certa discrezionalità nella individuazione di misure più restrittive che auspichiamo isolate a casi specifici e ben motivati, per non ledere ulteriormente il diritto alla salute psico-fisica dei minori (danneggiati, come da dati forniti da enti terzi da 2 anni di lockdown durissimo e, di fatto, destinato solo ai più piccoli).
OCCORRE DUNQUE CHE ASL E SCUOLA RENDANO SUBITO OPERATIVE LE NUOVE PROCEDURE come peraltro evidenziato nel documento della stessa Regione Puglia “[…] da attuarsi con decorrenza immediata in tutte le comunità scolastiche […].
Ancora insoddisfacente, invece, è la gestione dei casi covid nella scuola dell’infanzia, ancora una volta non accompagnata da alcuna misura per “riparare” i danni da quarantena per i minori e/o per sostenere le famiglie private dei servizi scolastici anche per lunghi periodi. La DaD nella scuola dell’infanzia, infatti, è poco più di un palliativo.
Il percorso per la tutela del diritto allo studio e alla salute psicofisica è ancora arduo ma Prorità alla scuola continuerà a chiedere chiarezza e attenzione.
Ragione per la quale sosteniamo e parteciperemo allo sciopero della scuola di domani venerdì 19 novembre durante il quale gli studenti e le studentesse scenderanno in piazza per denunciare per l’ennesima volta le carenze strutturali del nostro sistema educativo. Scuole pericolanti, mancanza di interventi nell’edilizia scolastica e classi pollaio, trasporti affollati e insufficienti, didattica nozionistica e assenza di revisione dei programmi scolastici, mancanza di investimenti per il benessere psicologico nei luoghi della formazione, per l’apertura di sportelli socio-sanitari, anti-molestia e per l’educazione sessuale.