Problema poste, l’UGL chiede chiarezza sindacale
“Ci eravamo illusi che si fosse chiusa una stagione di separazione tra le organizzazioni sindacali in Basilicata per il bene di un territorio che necessità sempre più di unità sindacale per affrontare le sfide che il sistema della globalizzazione ha lasciato in eredità: la volontà dell’UGL era di andare avanti tutti insieme ma, ai buoni auspici và collegata la volontà di qualche o.s. di creare sempre più confusione tra i lavoratori che rappresentiamo”. E’ quanto denuncia il segretario generale dell’UGL Basilicata, Giovanni Tancredi per il quale, “sono tante vertenze da portare avanti unitariamente come ci vedeva compatti la questione poste Italiane: a tal proposito non giustifico l’atteggiamento scorretto avuto nei confronti dell’UGL Basilicata che rappresento – continua il segretario Tancredi –dai segretari generali Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, rispettivamente di CGIL, CISL e UIL non concordando ed escludendo a priori l’Unione Generale del Lavoro da una loro indetta conferenza stampa. A questo punto le relazioni industriali devono ripartire in una nuova ottica, con l’UGL ormai attestata sempre più alla pari delle altre confederazioni nazionali grazie al capillare ed ottimo lavoro del segretario generale, Giovanni Centrella. Voglio fortemente rammentare a Genovesi, Falotico e Vaccaro – tuona il segretario UGL, Tancredi – che l’accordo interconfederale firmato, deve necessariamente rappresentare un’intesa sul sistema delle regole comuni da applicare anche in Basilicata e non può essere applicata da alcuni a convenienza. “Ne prendiamo atto di ciò che hanno consumato i segretari regionali, scorrettamente verso una sigla sindacale molto presente tra i lavoratori del settore (II° sindacato in termini di rappresentatività) – denuncia a voce alta Giuseppe Di Giuseppe, segretario regionale Basilicata UGL Comunicazioni. Si continua a fare ancora ‘buon viso e cattivo gioco’, l’UGL non si presterà più ai loro comodi giochetti di interscambio sindacale, continuerà a cercare un dialogo possibilmente unitario nella consapevolezza – proseguono i segretari Tancredi e Di Giuseppe – che la firma dell’accordo interconfederale sulla rappresentanza doveva e deve essere per la Basilicata volano per creare ottimali condizioni. Il sindacato abbia il coraggio di concedere – hanno concluso i segretari Tancredi e Di Giuseppe – fiducia ed unitarietà per il rilancio e lo sviluppo dell’imprenditoria Poste Italiane SpA e nell’intera Regione. Tutte le iniziative da mettere in campo devono necessariamente affrontare e risolvere la difficile situazione in cui versa il sistema postale in Basilicata e devono essere battaglie che uniscano in un fronte comune sindacato e utenti risolvendo gravi disservizi soprattutto agli stessi operatori. Vanno recuperate le carenze di organico, serve nuovo personale per rispondere ai carichi di lavoro sempre più pesanti e certamente Poste Italiane dovrà anche sopperire alle ormai storiche carenze di personale sia mercato privati (sportelleria) che sui servizi postali (recapito)”.