‘Processo Fiorita’, chiesti 4 anni e 10 mesi per Fitto
Il sostituto procuratore generale della Corte di Appello di Bari Donato Ceglie ha chiesto la condanna a 4 anni e 10 mesi per l’ex ministro Raffaele Fitto nel ‘processo Fiorita’, per fatti relativi a quando Fitto era governatore della Puglia. La richiesta riguarda un episodio di peculato da cui in primo grado Fitto era stato assolto.
Le richieste avanzate oggi dalla Procura generale nel processo di 2° grado costituiscono precisazioni rispetto alle richieste già fatte nella requisitoria del marzo scorso. In quell’occasione il pg aveva chiesto il non luogo a procedere per tutti i reati contestati all’ex ministro per intervenuta prescrizione, ritenendo che dovesse essere derubricato in abuso d’ufficio l’unico reato non ancora prescritto, appunto il peculato.
Nella precisazione di oggi il sostituto procuratore generale ha spiegato di non voler comunque rinunciare ai motivi di appello della procura (che ha chiesto che sia riconosciuto il peculato), ed ha formulato la richiesta di pena nel caso in cui anche i giudici ritenessero sussistente il reato di peculato e non quello di abuso di ufficio (per il quale scatterebbe la prescrizione).
In 1° grado, nel febbraio 2013, il Tribunale di Bari aveva condannato Fitto a 4 anni di reclusione, con l’accusa di corruzione, illecito finanziamento ai partiti e un episodio di abuso d’ufficio, e lo aveva assolto dai reati di peculato e da un altro abuso d’ufficio.
Al centro del processo c’è l’appalto da 198 milioni di euro per la gestione di 11 Residenze sanitarie assistite, vinto dalla società dell’imprenditore romano Giampaolo Angelucci (chiesto il non luogo a procedere per prescrizione rispetto ai 3 anni e 6 mesi del primo grado) e la presunta tangente da 500mila euro data da Angelucci sotto forma di illecito finanziamento al movimento di Fitto ‘La Puglia Prima di Tutto’. Nella requisitoria l’accusa aveva chiesto inoltre la conferma della condanna per 10 dei 23 imputati nel processo. La sentenza sarà emessa il prossimo 29 settembre.