Progettare per il futuro! L’arch. Vincenzo Russi e la sua vision dell’architettura del domani
Progettare per il futuro! Conosciamo l’arch. Vincenzo Russi e la sua vision dell’architettura del domani L’arch. Vincenzo Russi, di origini pugliesi, si forma a Pescara presso l’Università d’Annunzio con una tesi su Castel del Monte ad Andria con la quale afferma la paternità Cistercense del monumento, e poi a Roma, La Sapienza con un Master di II livello con l’arch. Paolo Marconi. Insegna sia a Pescara che a Roma, Valle Giulia (non strutturato) Informatica per il Restauro dei Monumenti e Museologia e Museografia, sino al 2009, anno in cui decide di proseguire l’attività professionale anche come imprenditore. Fonda la Green Living Ltd, società dedita alla progettazione e costruzione di case in legno e case fatte con Containers Navali, la prima ed unica in Italia ancora oggi, dedita al recupero, alla economicità basandosi sui concetti di “bioedilizia” e di “basso consumo energetico”. L’esperienza nel campo dell’edilizia civile viene ulteriormente incrementata quando decide di includere fra il proprio personale tecnici giovanissimi, intraprendenti, con un know out professionale di piena eccellenza. Realizza in Italia ed in Europa mediante la ormai messa a punto tecnologia delle costruzioni con Containers Navali ville, ristoranti, scuole, una caserma dei Carabinieri a Ravenna , imminente la realizzazione a Dubai di un complesso di 50 ville, residence del tutto autosufficiente sia energeticamente che per l’approvvigionamento di acqua, mentre è al temine di progettazione e dunque costruzione di un Campus universitario di proprietà della Green Livingin Lituania, l’Università del Progetto. Tutto ciò varrà alla Green Living nel 2024 la Certificazione (EUIPO – Ente
certificatore Unione Europea) di “Eccellenze Italiane”. Le disastrose condizioni economiche italiane, in particolare dal 2010, l’impossibilità di chiedere un mutuo se non con garanzie più importanti del valore di mutuo, stellari percentuali di tassazione, hanno portato l’arch. Vincenzo Russi a studiare e proporre sul mercato italiano un sistema costruttivo del tutto innovativo sotto l’aspetto economico, sicurezza e qualità costruttiva. Fu questo a tramutarlo da architetto classico ad architetto pioniere, dopo che rimase colpito dalle condizioni di vita a cui erano costrette le migliaia di persone senza tetto per la violenza del terremoto dell’aquila del 2009.
Determinato a portare aiuto nei modi a lui familiari, contattò le Nazioni Unite e si mise a progettare rifugi temporanei, di rapida ed economica costruzione, che garantissero un luogo nel quale passare la notte a profughi, sinistrati,
senzatetto. Russi è il perfetto contrario di quegli «archistar» iper-celebri degli ultimi anni, impegnati nella costruzione di opere che aspirano a essere eterne con materiali duraturi e un alto utilizzo di tecnologia. Lui no, architetto affascinato dai piccoli gesti, parte dal lato opposto della sua arte, alla quale ha cominciato a interessarsi da bambino osservando il lavoro dei falegnami. Poi, ha continuato a raffinare il suo occhio per i materiali naturali e quelli poveri, di riciclo molte volte, come per un ristorante realizzato in un aereo dismesso, ancora oggi in attività, nel teramano .Fra le sue realizzazioni più conosciute si annovera la caserma dei Carabinieri in Sant’Agata sul Santerno (RA), costruita con containers navali, un ristorante realizzato in un aereo (TE), una scuola di 600 mq a Leeds (UK), l’UdP, Università del Progetto (in progettazione) a Kaunas, Lituania. Un Campus completo di area commerciale, alloggi per studenti, professori, cappella, blocco lavanderie, ecc. oltre a più di 100 ville fatte con containers navali in Austria, Polonia, Inghilterra e Italia. Non è un’idea nuova, ma col suo lavoro ha raggiunto altissimi livelli di prestigio: i container in disuso sono la nuova frontiera dell’architettura basata sul riuso e il riciclo. Lungi dal rappresentare la triste soluzione abitativa d’emergenza, oggi i container un tempo adibiti al trasporto delle merci fungono da moduli per l’edificazione di abitazioni di diverse dimensioni, dai monolocali alle ville. Il pregio, oltre al chiaro stampo di eco sostenibilità che viene dal semplice riuso, è la semplicità dell’assemblaggio, e di conseguenza il costo assai ridotto della costruzione. Tante le idee in questo senso, ma uno degli esempi più incredibili di cosa si possa ottenere dall’assemblaggio dei container viene dalle costruzioni della Green Living Ltd. Dalle così dette Tiny House di 35 mq fino a ville di oltre 300 mq, ottenute dalla combinazione di più containers, modificati opportunamente.


