Progetto IDEEO, la Basilicata verso la smart Agriculture
“Migliorare il mantenimento della fertilità del terreno, l’utilizzo della gestione della risorsa idrica in maniera sostenibile, la capacità predittiva della meteorologia, il monitoraggio della crescita e della salute degli impianti produttivi. Il Dipartimento Agricoltura continua a spingere il sistema agricolo regionale verso la Smart Agriculture: la tecnologia (remote sensing, precision farming ecc.) è fondamentale per affrontare le sfide e il futuro del comparto, per connettere il mondo delle imprese con quello dell’innovazione e della ricerca.” Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, al workshop “Smart is the new Green” Digital Technologies for a profitable “Smart is the New Green” – Digital Technologies for a Profitable & Sustainable Agriculture a Matera.
“La tradizione di una regione vocata all’agricoltura – ha continuato – oggi può e deve sposare in maniera resiliente e intelligente le tecnologie digitali più moderne, attraverso cui ottenere gli strumenti più adeguati per affrontare e superare le difficoltà. L’avvio del progetto europeo IDEEO è ospitato simbolicamente a Matera dove il partenariato e la partecipazione al bando europeo possiamo dire sono nati. Ho coinvolto e spinto, insieme al Dipartimento, il Cluster Lucano di Bioeconomia alla sinergia con Nereus, la rete delle regioni europee che usano le tecnologie spaziali di cui siamo anche tra le regioni fondatrici oltre che nel CDA, a partecipare al bando europeo dell’Associazione europea di aziende di Remote Sensing (Earsc). La nuova partnership europea (Associazione europea delle società di telerilevamento EARSC, Pole Mer Bretagne Atlantique, Francia e Cluster Lucano di Bioeconomia della Regione Basilicata, con i suoi 53 partner) – ha sottolineato Braia – è composta da due cluster settoriali e una rete aziendale di osservazione della Terra, complessivamente per una massa critica di circa 330 PMI in tutta Europa, e combina la tecnologia spaziale con settori emergenti chiave come la bioeconomia, il cibo, l’ agricoltura e l’industria bio-based.
Il progetto IDEEO promuoverà a livello internazionale l’uso della capacità di osservazione della Terra in diversi settori tra cui quello agricolo, predisponendo modelli operativi virtuosi che sfruttando le tecnologie, possano rendere l’agricoltura più efficiente è produttiva ma, soprattutto sostenibile, attraverso l’utilizzo delle risorse naturali disponibili nel rispetto dell’ambiente e abbassando notevolmente l’utilizzo dei fitofarmaci.
Quello che si è svolto nella giornata odierna è un confronto importante che vede, da una parte il mondo agricolo lucano (imprenditori, consulenti, professionisti) e, dall’altra, le imprese coinvolte nel settore dell’osservazione satellitare della Terra e le imprese ICT che sviluppano applicazioni per l’agricoltura di precisione, anche attraverso incontri B2B. La Smart Agriculture, attraverso la Misura 16 dedicata alla cooperazione del PSR Basilicata 2014-2020 che si inserisce nella Smart Specialisation Strategy regionale S3, ha già cominciato a stimolare l’avvio di nuove modalità per la ricerca, mettendo al centro le progettualità finanziate con i primi 2,6 milioni di euro destinati ai primi11 progetti di ricerca a cui si aggiungeranno altri 12 appena completeremo la ricerca di fondi aggiuntivi. La prossima misura che sarà messa in campo dal Dipartimento Agricoltura sarà la 16.2, con una dotazione disponibile di 3,5 milioni di euro con cui finanziare investimenti materiali per il trasferimento della ricerca da applicare in agricoltura.
Cartina di tornasole della volontà imprenditoriale e a seguire di quella politica che va nella direzione della innovazione in agricoltura e della Smart Agriculture, a tutto campo, sarà la grande opportunità data dai progetti di filiera di cui è prossima la scadenza del Bando. Abbiamo, infatti, come è noto, – ha concluso Luca Braia – proprio voluto premiare con punteggi aggiuntivi le progettualità contenenti elementi di innovazione nella misura 6.1 per i giovani nuovi insediati in agricoltura e continuiamo a spingere perché i bandi individuali e di filiera (misure 4.1 4.2 e 16.0) abbiano tra le componenti progettuali le connessioni a medio e lungo termine ai Gruppi Operativi e, comunque, alla ricerca e alla innovazione tecnologica, e quindi alla Smart Agriculture”.