Prorogati i contratti per 192 infermieri professionali tra Bisceglie e Foggia
Il Commissario Straordinario della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, Avv. Bartolomeo Cozzoli, informa che, a far data dal 1.11.14, saranno prorogati per tre mesi i contratti a tempo determinato per 113 infermieri professionali presso la sede di Bisceglie e 79 presso la sede di Foggia. Trattasi del personale transitato alle dirette dipendenze della Congregazione dopo lo scioglimento dei contratti di appalto in essere con alcune cooperative infermieristiche.
La proroga di detti contratti – precisa il Commissario Cozzoli – promossa dopo un’attenta valutazione operata dalle Direzioni Sanitarie e Amministrative delle sedi di Bisceglie e Foggia ha tenuto conto delle esigenze organizzative ed assistenziali dell’Ente. A tal proposito, al fine di ridurre al minimo il disagio sociale, agevolando il reperimento di nuove occupazioni, si è stabilito di porre in essere meccanismi di rotazione (nei limiti del contingente numerico che si renderà necessario) tra i lavoratori interessati cercando di garantire a tutti periodi omogenei di occupazione. Obiettivo del Commissario Straordinario resta la riduzione dei costi dell’Ente in Amministrazione Straordinaria, pur mantenendo la continuità dei servizi erogati.
Il tutto in attesa che l’approvazione del Programma (da parte del Ministero dello Sviluppo Economico) e la definizione dei requisiti assistenziali da parte della Regione Puglia, consenta di stabilire le esigenze organiche nei vari profili, garantendo, nel contempo, la tutela di una dignitosa assistenza ai pazienti ricoverati presso l’Istituto Ortofrenico. Il Commissario ha, altresì, precisato che la decisione è stata comunicata mediante specifica informativa alle Organizzazioni Sindacali che tutte, indistintamente, avevano richiesto la salvaguardia dei livelli occupazionali.
“A breve – ha aggiunto il Commissario Straordinario – si auspica di portare a termine, con la necessaria collaborazione delle forze sindacali, i lavori dei tavoli tecnici sindacali avviati presso le tre sedi dell’Ente utili ad una complessiva riorganizzazione del lavoro. Sono allo studio, infatti, misure volte a ridurre l’alto tasso di assenteismo che, oltre a penalizzare l’assistenza assicurata ai pazienti, e a creare notevole stress lavorativo per il personale costretto a subire queste presunte “assenze preordinate”, incide pesantemente sul bilancio dell’Ente.”