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Protezione Civile, la Regione potenzia la rete idropluviometrica

uomini protezione civileOtto nuove stazioni e un ripetitore andranno a potenziare la rete di monitoraggio idropluviometrico in tempo reale della Regione Basilicata. Non solo. Per assicurare una funzionalità ottimale dell’intero sistema di monitoraggio, sarà avviato un programma di manutenzione biennale con l’obiettivo di mantenere lo stato di servizio ad un adeguato livello di efficienza, sia dal punto di vista della rilevazione che della qualità dei dati. È quanto stabilisce un provvedimento della giunta regionale proposto dall’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche Luca Braia, con il quale si approva il progetto, gli atti di gara e le autorizzazioni all’indizione della procedura di affidamento. L’intero programma è finanziato con circa 900mila euro. I nuovi strumenti di misurazione sono previsti sul fiume Melandro a Sant’Angelo Le Fratte, a Tricarico, Salandra, Rotonda, Guardia Perticara, Vaglio di Basilicata, Anzi e Stigliano. L’aumento delle stazioni di rilevamento sul territorio regionale (attualmente sono installate 52 stazioni, di cui 49 in telerilevamento e 3 in registrazione) consentirà la lettura dei dati in tempo reale, necessari e indispensabili all’interpretazione della ripetitività di un evento idrogeologico-idraulico nelle zone di maggior pericolosità e quindi del livello di pericolosità dell’evento stesso.

“Di fronte alla preoccupazione di prevenire gli effetti in alcuni casi devastanti che deriverebbero dalle calamità atmosferiche – ha commentato l’assessore Braia – abbiamo voluto rafforzare il sistema di monitoraggio nivometrico, pluviometri e idrometrico laddove risultava ancora carente, rispondendo in questo modo all’esigenza di dotarci di una rete capillare che consente al sistema di Protezione civile della Basilicata una sorveglianza in tempo reale degli eventi e dei conseguenti effetti sul territorio.

Un sistema siffatto – ha continuato l’assessore – ci consentirà di monitorare la fragilità dei nostri territori, spesso sottoposti a smottamenti e frane, e di impostare un’azione di prevenzione sul rischio idrogeologico tale da non dover gestire solo l’emergenza, ma anche per arginare quei fenomeni prevedibili grazie, appunto, a un accorto sistema di monitoraggio. Occorre a questo punto, già nell’immediato futuro – conclude Braia – mettere a sistema e integrare fra loro anche le reti di monitoraggio ambientali in capo ai vari enti regionali e sub-regionali, con l’obiettivo di farle convergere in un unico sistema informativo a servizio della Pubblica amministrazione e dell’intera comunità”.

I criteri che hanno portato ad individuare i siti delle nuove installazioni sono stati l’ubicazione geografica della stazione rispetto alla rete di monitoraggio esistente (copertura dei bacini, quota, esposizione), funzionalità della strumentazione installata, presenza di una lunga serie storica di dati e continuità degli stessi, lontananza da altre stazioni. La rete di monitoraggio idropluviometrico, è il caso di ricordarlo, è costituita dal sistema stazioni-ripetitori-centrale di controllo della Regione Basilicata. E’ il principale strumento tecnologico attraverso il quale vengono svolte le attività di protezione civile, come il monitoraggio dei fenomeni meteorologici e idrologici in atto e valutazione dei rischi ad essi associati allo scopo di coordinare gli interventi di emergenza; la diffusione dei messaggi di allertamento e la raccolta dei dati per la loro archiviazione ed elaborazione per scopi inerenti alle analisi climatologiche e alla loro diffusione verso il pubblico.

 

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