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Protezione civile, si è concluso a Marconia progetto per le scuole

Gettare il seme della cultura di Protezione civile partendo dalle scuole di istruzione secondaria di primo grado. É questa la filosofia che ha ispirato il Progetto “Scuola Multimediale di Protezione Civile” promosso dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ufficio di Protezione Civile della Regione Basilicata, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, che ha avviato ormai da alcuni anni un’attività mirata al coinvolgimento, per ciascun anno di svolgimento del progetto, di alcuni istituti scolastici della regione.
Per l’anno scolastico 2014-2015, hanno aderito all’iniziativa quattro istituti comprensivi situati nei comuni di Bella, Grassano, Marsicovetere e Pisticci. A conclusione del progetto si è svolta questa mattina a Marconia di Pisticci la manifestazione delle attività realizzate dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Quinto Orazio Flacco”. In piazza Della Vittoria, infatti, si sono tenute per l’occasione dimostrazioni sul campo di protezione civile. Forze dell’ordine, vigili del fuoco e volontari, hanno allestito ciascuno una propria isola, per far comprendere agli studenti dei vari plessi dell’Istituto di Marconia le competenze di ciascuno. I ragazzi si sono cimentati inoltre in esercitazioni e dimostrazioni sui piani di evacuazione.
“Sicuramente – ha spiegato l’ingegner Giovanni De Costanzo, Capo del Dipartimento di Protezione civile della Regione Basilicata – tra le azioni di diffusione delle tematiche di protezione civile che riteniamo tra le più significative c’è quella di educare alla cultura ed è per questo che l’ufficio di Protezione civile regionale e l’ufficio scolastico regionale hanno aderito da subito al progetto nazionale del Dipartimento di Protezione civile denominato “Scuola multimediale” che ci vede impegnati già da tre anni nelle scuole di istruzione di primo grado, dove nel corso dell’anno scolastico, classi selezionate hanno compiuto questo percorso formativo che getta il seme della cultura di Protezione civile per meglio comprendere i rischi del territorio, come comportarsi, e qual è la macchina organizzativa della Protezione civile che viene messa in moto sia nella fase di prevenzione che in corso di evento calamitoso. Negli ultimi tre anni – ha continuato De Costanzo -sono stati coinvolti circa tremila ragazzi e quasi un migliaio di questi, ha fatto un percorso formativo specifico. Conoscere i rischi presenti sul proprio territorio diventa sempre più un’esigenza imprescindibile per ogni cittadino e ancor più per le amministrazioni locali che devono redigere i piani di protezione civile nei quali identificare i rischi e le azioni da porre in essere in risposta agli eventi calamitosi sia in fase preventiva che in corso di evento. Molti rischi sono difficilmente prevedibili come ad esempio quello sismico, ma per altri come quello idrogeologico, sicuramente é possibile operare sia in fase preventiva che con un corretto sistema di allertamento garantito dalla rete nazionale del Centri funzionali. Ogni giorno infatti, il centro funzionale della Regione – ha concluso De Costanzo – emette un bollettino di allerta e nel caso siano previsti fenomeni meteo rilevanti, viene diramato un avviso con un codice colore (verde, giallo, arancione e rosso) che indica il livello di allerta dell’intero sistema di protezione civile. Ad ogni colore ad esempio, il piano di protezione civile comunale associa delle azioni da mettere in campo in fase preventiva”.
La manifestazione ha visto, in via del tutto straordinaria, la partecipazione dell’ingegner Fabrizio Curcio, da poco succeduto al prefetto Franco Gabrielli alla guida del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, giunto a Marconia a mezzogiorno in elicottero. Oggi pomeriggio, dalle ore 15, sempre a Marconia, si sta svolgendo inoltre una tavola rotonda su “La consapevolezza del rischio dalla comunità scolastica al territorio”, presso l’istituto superiore di Tecnico Agrario statale “G. Cerabona”.
“La Basilicata è una di quelle regioni che i rischi li ha tutti sia quelli canonici che quelli che affliggono un po’ il nostro Paese. É un territorio che deve aumentare come in altre realtà la consapevolezza del rischio è questo si fa anche tramite iniziative in cui si investe sulle generazioni future”. Lo ha detto questa mattina, l’ingegner Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
“Essere qui e vedere questo – ha aggiunto – gratifica il lavoro che svolgiamo quotidianamente. Investire sui giovani significa investire sul futuro del Paese. Ringrazio i ragazzi che si stanno impegnando su queste attività. Un caloroso grazie anche al corpo docente. Si tratta di un buon lavoro che consentirà di dare risposte ai cittadini nel presente e nel futuro. La Protezione civile – ha concluso Curcio – è certamente gestione dell’emergenza, consapevolezza del rischio, ma è certamente crescita culturale”.

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