Provincia di Matera: Focus su eventi calamitosi e crisi del comparto agricolo
Un intervento diretto e immediato per scongiurare il tracollo del settore agricolo del territorio provinciale. È quanto chiedono i sindaci della Provincia di Matera, al termine di un incontro che si è tenuto questo pomeriggio all’Ente di Via Ridola nella sala della Presidenza, dove è stata analizzata la crisi del comparto agricolo, soprattutto alla luce degli eventi calamitosi che hanno colpito il Metapontino nelle ultime settimane. Nel corso della riunione, alla quale hanno preso parte i rappresentanti dei comuni della Provincia e di tutte associazioni di categoria, è stata convenuta la necessità di attivare un tavolo di confronto a tutti i livelli istituzionali al fine di individuare delle soluzioni a 360 gradi sia in riferimento al ristoro dai danni subiti sia al fine di un indennizzo diretto sullo stato di calamità, nonché fornire risposte immediate agli agricoltori che versano in una situazione di grave crisi. “Gli eventi calamitosi dei giorni scorsi non hanno fatto che aggravare un quadro già drammatico per il settore, che non garantisce più redditività delle imprese agricole – spiega il presidente della Provincia Piero Marrese -. Ci siamo immediatamente attivati chiedendo il supporto della Regione e del Ministero per le Politiche Agricole per gli interventi opportuni, volti innanzitutto alla soluzione delle emergenze e al ristoro dai danni subiti dagli eventi calamitosi, ma anche ad una programmazione del rilancio di settore agricolo territoriale sempre più in ginocchio. Non si può più perdere tempo, è il momento di trovare soluzioni e dare risposte ai nostri agricoltori”. I sindaci, dopo aver approvato un documento condiviso con carattere operativo, con le linee programmatiche e le proposte da presentare, si sono aggiornati al prossimo 31 maggio per un nuovo incontro, invitando l’assessore regionale all’Agricoltura Fanelli e tutti i parlamentari lucani per affrontare una questione che non si può ulteriormente rinviare e riguarda indistintamente tutti i cittadini, in maniera trasversale e senza strumentalizzazioni politiche.