Provincia di Potenza, un’ente impazzito
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze a seguito di un accertamento ispettivo presso la Provincia di Potenza, ha rilevato 27 gravi irregolarità, commesse negli anni che vanno dal 2008 a parte del 2013 da presidente e dirigenti. Dagli accertamenti ispettivi è emerso un sistema tale di irregolarità che spazia dal mancato rispetto del principio della riduzione della spesa, alla violazione di presupposti in materia di utilizzo di contratti a tempo indeterminato, fino alle assunzioni a titolo fiduciario disposte in violazione della normativa vigente. O agli affidamenti di incarichi esterni senza alcuna considerazione delle disposizioni di legge. Personale chiamato direttamente a svolgere incarichi all’interno dell’ente, conferimento di incarichi dirigenziali a persone che non possedevano i requisiti richiesti dalla legge. Insomma alla Provincia di Potenza se ne sono fregati della spending review e come se niente fosse hanno continuato a distribuire compensi aggiuntivi a dirigenti che avevano già percepito quanto loro dovuto nel trattamento economico previsto per legge. Insomma una gestione che definire allegra non basta e che in un paese veramente civile dovrebbe essere causa di allontanamento dalla cosa pubblica di certi politici da strapazzo. Eppure come se nulla fosse sia il vecchio presidente Altobello che il suo successore Lacorazza, hanno continuato a portare la loro “capacità di gestione della cosa pubblica” altrove. Il primo a Lavello, cittadina dove è stato eletto sindaco, il secondo in Regione, dove è entrato da “semplice” consigliere regionale per essere subito dopo eletto presidente del Consiglio. E poiché non c’è due senza tre non bisogna dimenticare i dirigenti. Nel caso specifico il direttore generale dell’ente, Donato Pafundi, che dopo aver fatto danni in Provincia è in odore di promozione alla Regione. Che dire se non che alla luce di quanto rilevato dal Ministero la chiusura delle Province potrebbe essere necessaria ad arginare certi fenomeni di malagestione della cosa pubblica ad opera di politici che si comportano come proprietari indiscussi delle amministrazioni che sono chiamati a guidare.
Gianni Rosa – Fratelli d’Italia Basilicata