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PSR 2014-2020, il via libera da Bruxelles

Il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Puglia è stato formalmente adottato dalla Commissione Europea con n. C(2015) 8412. Al via, dunque, dall’Ue una Programmazione per il settore agricolo e forestale pugliese che ha in sé una dotazione finanziaria di 1.64 miliardi di euro, in grado di generare investimenti di oltre 2,1 miliardi di euro. “Oggi l’Ue ha adottato ufficialmente il nostro documento e, come struttura regionale, annunciamo con soddisfazione tale obiettivo, smentendo, di fatto, coloro che, invece, paventavano la mancata approvazione con la conseguente perdita di ingenti risorse”, così l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leo Di Gioia, commentando la formale adozione del Psr 2014-202. “Insieme alla’Autorità di Gestione regionale – sottolinea -, è stato convocato il partenariato economico e sociale per dare atto dell’approvazione e per avviare, di concerto, la fase di attuazione. E’ partita, altresì, la fase di definizione del cronoprogramma con il gruppo partenariale, con il quale si è deciso a quali misure affidare priorità attuativa.
“A inizio 2016 – aggiunge Di Gioia -, dopo il completamento del vecchio Psr 2007-2013 e al raggiungimento degli obiettivi finanziari, si potrà dare pieno avvio alle decisioni assunte con il partenariato. E, nel più breve tempo possibile, sarà istituito il primo Comitato di sorveglianza del nuovo Psr a garanzia dell’effettiva attuazione e che possa individuare eventuali modifiche necessarie in corso d’opera”.
Oltre 2200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende e circa 2000 giovani agricoltori riceveranno sostegno finanziario per avviare la propria attività. Nella forma di “misure a Pacchetto” ma con la differenziazione tra premio di primo insediamento, che cambia con il passaggio generazionale aziendale, ovvero nuovo insediamento, si contano circa 100 milioni dedicati all’avviamento d’imprese per giovani agricoltori e un premio a fondo perduto tra i 40 ed i 60 mila euro. Si calcola che circa il 30% delle superfici agricole sarà soggetto a contratti a favore dell’ambiente: 62 mila ettari saranno oggetto di interventi legati alla biodiversità, 150 mila ettari legati al miglioramento della gestione delle risorse idriche e del suolo e 180 mila ettari connessi al miglioramento della gestione del suolo. In più, quasi 139 mila ettari agricoli riceveranno sostegno per il mantenimento e la conversione in produzione biologica. Più di 1700 aziende agricole riceveranno sostegni per la partecipazione a regimi di qualità, a mercati locali e filiere corte, potendo investire nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli (investimenti che influenzeranno il 5% delle aziende agroalimentari).
La Regione intende fornire servizi di formazioni per più di 8 600 beneficiari. Saranno sostenute 30 operazioni nell’ambito della produzione di energia rinnovabile. Infine, il 94,3 % della popolazione rurale sarà interessato da strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo attuate dai Gruppi di azione locale LEADER, il 17% avrà accesso ai servizi o infrastrutture migliorati e il 15% beneficerà di servizi/infrastrutture di banda larga o di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) migliorati. In tema d’innovazione, difatti, la Regione prevede di finanziare 118 progetti per rafforzare il legame tra i settori agricolo, alimentare e forestale da un lato e la ricerca dall’altro, nell’ambito del Partenariato Europeo per l’Innovazione. Il Psr 2014-2020, dunque, risponde con le misure alle sei priorità economiche, ambientali e sociali, ovvero
• Trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.
• Competitività del settore agricolo e gestione sostenibile delle foreste
• Organizzazione della filiera agroalimentare, compresi la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo
• Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alle foreste
• Efficienza nell’uso delle risorse e clima
• Inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali

Le principali quattro misure in termini finanziari sono:
gli “investimenti in immobilizzazioni materiali” con 535 milioni di euro assegnati alla misura 4
“pagamenti agro-climatico-ambientali” con 233 milioni di euro per la misura 10 ;
“agricoltura biologica” con 208 milioni di euro per la misura 11
“sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, con 170 milioni di euro assegnati alla misura 6

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