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Puglia, al via il nuovo repertorio regionale dei fabbisogni di edilizia scolastica

Dal prossimo 18 settembre all’interno del portale dell’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica (A.R.E.S.) sarà disponibile il nuovo modulo del “Repertorio regionale dei fabbisogni di edilizia scolastica”, sviluppato in sinergia con tutte le altre regioni con l’Accordo sottoscritto lo scorso 23 marzo.

La Sezione Istruzione e Università della Regione Puglia ha dato avvio al nuovo applicativo, fornendo le necessarie indicazioni agli Enti gestori di immobili di proprietà pubblica, adibiti all’istruzione scolastica statale (Comuni, Province, Città Metropolitana di Bari), su come operare sul nuovo modulo.

La Puglia è stata fino ad oggi l’unica regione italiana ad utilizzare un modulo di raccolta del fabbisogno di edilizia scolastica” ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo che ha aggiunto “Lo abbiamo lanciato nel 2020 e ciclicamente, grazie a questo strumento, procediamo ad un aggiornamento del repertorio. L’obiettivo è quello di una pianificazione strategica degli interventi sulle scuole pugliesi, da realizzare attraverso le diverse linee di finanziamento nel tempo disponibili; infatti, tale strumento sarà la base di conoscenza che il Ministero utilizzerà per la prossima programmazione in materia di edilizia scolastica. Quindi il mio invito agli enti locali è quello di tenere sempre aggiornato il loro fabbisogno, sfruttando i supporti che Regione mette a disposizione, così da non perdere nessuna occasione di finanziamento per le scuole del loro territorio” ha concluso Leo.

Pertanto, a partire dal 18 settembre 2023, Comuni, Province e Città Metropolitana di Bari potranno inserire, attraverso il portale dell’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica http://ediliziascolastica.regione.puglia.it/Fabbisogni, le proprie proposte progettuali in modo da far emergere il fabbisogno di interventi sul patrimonio edilizio scolastico della Puglia.

Contestualmente la Sezione Istruzione e Università, con il supporto di ARTI, procederà alla migrazione delle proposte progettuali già presenti nel Repertorio in uso, ma non ancora destinatarie di finanziamento, nella nuova “Scheda di rilevazione fabbisogno”, al fine di non disperdere il parco progetti raccolto a partire dal 2020 sino ad oggi.

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