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Puglia, al via la costruzione partecipata dell’Agenda per il Lavoro 2021-2027

“Un insieme di misure, integrate tra di loro, per accrescere i tassi di occupazione, assicurare lavoro di qualità e nuove competenze, combattere le discriminazioni, migliorare l’inclusione lavorativa delle fasce deboli della popolazione, delle minoranze e delle comunità che tendono all’emarginazione e rendere più coerenti, innovative ed efficaci le politiche di formazione. È questo – fa sapere in una nota l’assessore al lavoro, alla formazione e all’istruzione della Regione Puglia Sebastiano Leo – l’obiettivo finale del percorso di partecipazione e co-progettazione con soggetti pubblici, portatori di interessi collettivi, componenti della società civile pugliese e stakeholder, per definire l’Agenda del Lavoro regionale 2021 – 2027”.

“La Giunta Regionale – continua l’assessore – ha approvato la mia proposta di costruzione partecipata dell’Agenda del Lavoro 2021-2027, che segue sostanzialmente sette principali direttrici: non mancare l’opportunità della ripresa mettendo in campo politiche attive adeguate al collocamento dei lavoratori, alla crescita delle competenze e al superamento del mismatch fra domanda e offerta di lavoro;  la creazione di capitale umano specializzato in particolar modo nei settori della transizione ecologica, dell’economia circolare e della transizione digitale; il potenziamento della “qualità del lavoro” e dell’impresa nei settori strategici dello sviluppo regionale; un focus particolare sull’inclusione sociale e sui diritti, che guardi alle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni, all’innalzamento del numero di adulti che partecipano alla formazione ogni anno, alla garanzia del lavoro di qualità per le persone diversamente abili, alla riduzione del numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale, al contrasto al lavoro sommerso ed irregolare; programmi per l’occupazione e partecipazione al mercato del lavoro di giovani e donne in coerenza con l’Agenda di Genere della Regione Puglia; coerenza ed efficacia dei percorsi di istruzione e formazione professionale”.

 

“Mi rendo perfettamente conto – spiega Leo – di quanto ambizioso sia nelle premesse questo Piano per il Lavoro. Ma sono anche consapevole di quanto sia fuori dall’ordinario il momento che abbiamo attraversato e che stiamo ancora attraversando a causa delle pandemia e delle conseguenze economiche e sociali che questa ha causato. Servono quindi risposte eccezionali che per essere tali devono essere condivise con tutti gli attori sociali della nostra regione: organizzazioni sindacali e associazioni datoriali, soggetti pubblici, stakeholders e società civile, per la definizione dettagliata delle singole misure che comporranno l’Agenda. A settembre partirà quindi il percorso di partecipazione, prima di ascolto e quindi di progettazione e di implementazione degli avvisi. Infine – ha concluso l’assessore – inseriremo dei meccanismi di valutazione e monitoraggio delle performance raggiunte rispetto ai risultati attesi e dichiarati”.

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