PoliticaPuglia

Puglia, approvata determina con l’elenco delle istanze pervenute da 38 Ambiti Territoriali che poi si trasformeranno in contributi per circa 2.000 famiglie numerose

Al termine del processo di istruttoria svolto dagli uffici competenti dell’assessorato al Welfare, sono state ritenute ammissibili tutte le 38 istanze trasmesse dagli Ambiti Territoriali per l’erogazione di contributi in favore delle famiglie numerose. È in pubblicazione la determina dirigenziale con l’approvazione dell’elenco delle istanze ammesse, grazie alla quale gli Ambiti daranno corso alle attività indicate nei singoli progetti.

Si dà in questo modo attuazione alla delibera approvata in Giunta lo scorso giugno che prevede per i nuclei familiari con un numero di figli conviventi fiscalmente a carico pari o superiore a tre e fino al 26esimo anno di età benefici economici per il rimborso delle spese sostenute per i servizi e le attività formative e culturali extrascolastiche, per spese sanitarie o l’assegnazione di bonus e/o riduzioni delle tariffe e delle rette per servizi di competenza comunale, la riduzioni delle imposte e tributi di competenza comunale, agevolazioni nell’uso dei trasporti pubblici. La graduazione del contributo verrà stabilita in base al numero di figli fiscalmente a carico e al valore ISEE.

“Era importante – dichiara l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone – dare un segnale concreto alle famiglie in difficoltà a causa dell’aumento del costo della vita. Per questo, a differenza di quanto scritto nel Piano regionale delle Politiche Familiari approvato nella scorsa legislatura, che prevedeva contributi per le famiglie dai 4 figli in su, abbiamo lavorato con gli uffici per estendere questo intervento anche alle famiglie con 3 figli.
“Parliamo di una misura sperimentale – conclude la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano – la cui dotazione iniziale ammonta a circa 2.500.000 euro, volta a sostenere le famiglie numerose in condizioni di difficoltà e a stimolare la fruizione di servizi anche culturali”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *