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Puglia, approvato l’elenco integrato dei servizi educativi accreditati nel Catalogo di offerta per minori e l’Avviso rivolto alle famiglie per la domanda di buoni educativi per minori da zero a tre anni

La Giunta regionale, in data 8 agosto 2023, ha approvato i criteri per l’avvio dell’atteso Avviso rivolto ai nuclei familiari per l’accesso a servizi educativi per minori da 0 a 3 anni garantendo lo stanziamento di 50 milioni di euro. Con Atti dirigenziali della Sezione Istruzione e Università di oggi, 24 agosto 2023, è stato dapprima approvato l’elenco delle unità di offerta accreditate, integrato a seguito dell’apertura di una finestra straordinaria per la presentazione delle manifestazioni di interesse, e subito dopo è stato approvato l’Avviso rivolto ai nuclei familiari per la presentazione delle istanze di buoni educativi.

La piattaforma informatica dedicata alle famiglie all’interno del portale www.studioinpuglia.regione.puglia.it/zeroesi sarà operativa a partire dalle ore 12,00 del prossimo 29 agosto fino alla stessa ora del 15 settembre. Sono disponibili nel Catalogo di offerta circa 10.000 posti che garantiranno ad altrettanti minori prestazioni di qualità e costi sostenibili per le famiglie con un investimento pubblico cresciuto negli anni.

Così come nelle precedenti annualità, l’Avviso consente di usufruire di “buoni educativi” che garantiscono un consistente abbattimento dei costi per le famiglie che accedono a servizi educativi accreditati da Regione Puglia e presenti all’interno dell’apposito Catalogo di offerta: asili nido, centri ludici per la prima infanzia e nidi in famiglia.

È l’esito di un percorso concertativo svolto all’interno del Comitato regionale per la promozione del Sistema integrato zerosei e del Tavolo di Partenariato Economico e Sociale del Programma regionale sui Fondi europei che raggruppano le rappresentanze delle categorie e quelle istituzionali (Ufficio Scolastico regionale per la Puglia e ANCI Puglia) interessate.

Un punto di equilibrio tra le osservazioni discusse nelle varie riunioni e i vincoli esistenti in capo alla Pubblica Amministrazione per l’utilizzo di procedure completamente informatizzate e in ordine all’attuazione della spesa europea. Tra questi ultimi vi è quello di utilizzare come base di riferimento un’Unità di Costo Standard (UCS) dei servizi educativi per semplificare le procedure amministrative di erogazione delle risorse e rendere omogeneo il sistema di offerta convenzionato con gli enti pubblici.

Tra i principali caratteri di funzionamento dell’Avviso vi è: l’opportunità per i nuclei familiari di presentare la domanda tramite un “utente facilitatore”, oltre che direttamente tramite SPID; la possibilità di inserire i minori nati tra settembre e dicembre nelle sezioni immediatamente precedenti o successive sulla base di apposita valutazione pedagogica e previo aggiornamento del numero dei posti disponibili nella relativa sezione all’interno del Catalogo dell’offerta per minori da parte degli operatori del settore; la compilazione del registro elettronico da parte delle Unità di Offerta con notifica dell’avvenuta compilazione alle famiglie. Inoltre, i nuclei familiari hanno la possibilità di inserire in piattaforma, quali criteri di priorità nell’accesso al servizio educativo, sia la continuità pedagogica (minore già iscritto nella precedente annualità nella stessa unità di offerta) sia la presenza di fratelli o sorelle frequentanti; la procedura tiene inoltre conto dell’eventuale condizione di disabilità garantendo il raddoppio della tariffa per la frequenza a tempo pieno.

 

L’articolazione della compartecipazione familiare avviene, come nei precedenti avvisi, sulla base di una quota fissa e una percentuale dell’importo residuo della retta, considerando macroaree di reddito ISEE da zero a 40.000,00 euro. Riguardo alla compartecipazione familiare per nuclei con reddito ISEE da 40.001,00 a 75.000,00 è stabilità una quota fissa mensile di € 136,40, vale a dire un ammontare annuo complessivo di € 1.500,00, che è pari all’importo del bonus INPS per la frequenza di asili nido per il medesimo target.

 

“La procedura a valere sul nuovo Programma regionale FSE+, in buona sostanza, sposta le ragioni profonde dell’intervento di finanziamento dalla presa in carico dei minori a una diversa prospettiva che, pur considerando l’assistenza e la cura come elementi fondamentali per la gestione della prima infanzia, mette al centro il progetto educativo per tutte le bambine e i bambini quale opportunità di crescita, di conoscenza e di socializzazione. Si tratta di un cambiamento culturale importante sul percorso di costruzione di un Sistema di educazione e istruzione di qualità da zero anni che sia effettivamente integrato con il resto della vita scolastica. Pur essendo in una fase di transizione, il nostro impegno è sempre massimo per sostenere i bisogni educativi delle famiglie, valorizzare un’offerta di qualità per minori che vivono in Puglia e garantire la corretta gestione della spesa europea” ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo.

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