Puglia candida tre proposte nel “Programma Innovativo Nazionale per la qualità dell’abitare”
Nell’ambito del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” (Decreto Interministeriale n. 395/2020) la Regione Puglia ha candidato al finanziamento tre proposte progettuali per ciascuna delle quali il contributo richiesto è stato pari a 15.000.000,00 di euro. Si
tratta, nello specifico, del progetto per la rigenerazione e inclusione urbana, sociale e ambientale del complesso di edilizia residenziale pubblica al Quartiere San Girolamo di Bari, del progetto di rigenerazione dell’immobile “ex Galateo” di Lecce e del progetto di valorizzazione del mosaico agrario di San Severo, comprendente i territori comunali di San Severo, Torremaggiore e San Paolo di Civitate.
“I tre progetti candidati dalla Regione Puglia – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente e all’Assetto del territorio Anna Grazia Maraschio – disegnano nel loro insieme una visione strategica dell’organizzazione territoriale della regione, volta a elevare la qualità dei sistemi ambientali, migliorare la qualità dei sistemi insediativi urbani e del mondo rurale e accrescere le opportunità di fruizione dei paesaggi e dei beni patrimoniali della Puglia e sostenere le economie ad essi connesse”.
Gli interventi eleggibili al finanziamento dovevano pertanto proporre misure riconducibili alle seguenti cinque linee principali d’azione:
• riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso;
• rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo;
• miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;
• rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione;
• individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.
La Regione Puglia, soggetto proponente delle candidature, ha inteso avvalersi della collaborazione di altri soggetti pubblici in qualità di soggetti attuatori. Dopo diverse interlocuzioni con le ARCA regionali ed i Comuni interessati, la scelta delle tre proposte candidate al Programma Ministeriale, oltre che privilegiare tre diversi ambiti del territorio regionale pugliese, ha inteso perseguire tre diverse strategie interessando beni immobili a scala dimensionale crescente, partendo dal singolo edificio, poi al quartiere e arrivando alla scala sovracomunale.
“Si tratta – ha concluso la Maraschio – di provare a immaginare un modo differente di abitare, produrre, consumare e muoversi che non si ponga in conflitto con il territorio e che, viceversa, sia capace di riprodurre ed esaltare le qualità e i tratti specifici che caratterizzano le identità dei nostri luoghi”.