Puglia, introdotte le farmacie tra i beneficiari dell’avviso Titolo II Capo 3 “Aiuti agli investimenti delle piccole e medie imprese”
La Giunta regionale ha approvato la delibera di indirizzo per l’introduzione dei codici ATECO relativi alle Farmacie nell’Avviso Titolo II Capo 3, “Aiuti agli investimenti delle piccole e medie imprese”. Si tratta di una misura che consente alle PMI di presentare progetti di investimento finalizzati alla realizzazione di nuove unità produttive, all’ampliamento delle unità esistenti, alla diversificazione produttiva e all’innovazione dei processi e dei prodotti. I nuovi codici che saranno inseriti con determina dirigenziale riguardano il Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (codice 47.73) e le Farmacie (codice 47.73.10).
“Siamo felici di poter annunciare l’inserimento delle Farmacie tra i beneficiari del Titolo II Capo III, su cui tanto ci siamo confrontati con l’Ordine dei farmacisti e con lo stesso Consiglio regionale, che pochi mesi fa ha approvato una mozione con cui si richiedeva l’introduzione nell’Avviso sopra citato dei codici ATECO in questione. Le Farmacie hanno dimostrato di essere oggi più che mai esercizi di vicinato, presidi di prossimità, sempre al fianco dei cittadini. Non solo, a seguito del processo di digitalizzazione che sta interessando la sanità, possiamo considerare sempre più le farmacie “farmacie dei servizi”, in grado di snellire pratiche e semplificare la vita dei propri utenti. Finalmente
“Siamo felici di poter annunciare l’inserimento delle Farmacie tra i beneficiari del Titolo II Capo III, su cui tanto ci siamo confrontati con l’Ordine dei farmacisti e con lo stesso Consiglio regionale, che pochi mesi fa ha approvato una mozione con cui si richiedeva l’introduzione nell’Avviso sopra citato dei codici ATECO in questione. Le Farmacie hanno dimostrato di essere oggi più che mai esercizi di vicinato, presidi di prossimità, sempre al fianco dei cittadini. Non solo, a seguito del processo di digitalizzazione che sta interessando la sanità, possiamo considerare sempre più le farmacie “farmacie dei servizi”, in grado di snellire pratiche e semplificare la vita dei propri utenti. Finalmente
– conclude Delli Noci – queste realtà potranno ottenere contributi a fondo perduto per modernizzare i servizi all’utenza, informatizzare i processi, organizzare la logistica dei propri magazzini e realizzare tutti gli aggiustamenti infrastrutturali necessari a migliorare il servizio reso”.