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Puglia, la consigliera Laricchia deposita interrogazione sullo stato di funzionamento del sistema sanitario ‘Edotto’ e sul Fascicolo Sanitario Elettronico

“Quanti pugliesi conoscono il Fascicolo Sanitario Elettronico? In quanti hanno espresso il proprio consenso per il trattamento dei dati personali? Quanti medici ed operatori sanitari utilizzano il sistema Edotto e quanto questa piattaforma ha portato in termini di velocità e risparmio per la sanità regionale? Ma sopratutto, a che punto siamo con la digitalizzazione e la semplificazione del sistema sanitario regionale?”. E’ quanto chiesto da Antonella Laricchia, consigliera del M5S Puglia, che ha depositato un’interrogazione indirizzata al Presidente e Assessore alla Sanità. Michele Emiliano, per avere informazioni sia sullo stato di funzionamento attuale del sistema informativo sanitario regionale ‘Edotto’, nato per agevolare l’interazione tra tutti i soggetti operanti nella sanità regionale, sia sullo stato di avanzamento del fascicolo sanitario elettronico (FSE) istituito nel 2012 con legge nazionale per raccogliere dati e documenti digitali di tipo sanitario e sociosanitario e costato 5 milioni di euro.
Il fascicolo è aggiornato in continuazione dai soggetti che prendono in cura l’assistito, sulla base del suo consenso libero e informato; nel fascicolo, oltre ai dati anagrafici del paziente, sono contenuti referti, verbali di pronto soccorso, lettere di dimissione, profilo sanitario sintetico, dossier farmaceutico, consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti. Il cittadino stesso, mediante Internet, può accedere al proprio Fascicolo utilizzando credenziali personali e identità digitale, previa registrazione.
“Si tratta di uno strumento importantissimo utile sia per le pubbliche amministrazioni per razionalizzare i flussi di dati e documenti in sanità, sia per la Regione per verificare i risultati della prevenzione e della ricerca scientifica in campo medico, biomedico,epidemiologico e per la programmazione sanitaria. – ha detto Laricchia – Peccato che in Puglia il FSE sia attivo sul Sistema Operativo Informatico solo dal 2016 e ad oggi sono solo 24.103 i cittadini pugliesi che hanno dato consenso e attivato il proprio fascicolo. Un dato basso, imputabile sia alla scarsa informazione resa ai cittadini sull’esistenza di questo strumento, sia alla mancata implementazione dei dati da parte dei medici di famiglia e pediatri e alla incompleta integrazione tra i documenti prodotti dal sistema Edotto e conferiti al sistema FSE, ad esempio il verbale di pronto soccorso, e quelli inoltrati direttamente dalle aziende sanitarie al FSE”.

 

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