Puglia, l’Unione europea riconosce la certificazione sanitaria quale regione indenne da brucellosi
“Con la certificazione sanitaria che l’Unione europea ha riconosciuto alla Puglia, quale regione indenne da brucellosi, avremo più sicurezza alimentare e daremo più valore ai nostri allevamenti”. Così l’assessore regionale alla Salute Pierluigi Lopalco annunciando e commentando la Decisione del 2 marzo, con la quale la Commissione europea ha certificato lo status di “ufficialmente indenne da brucellosi” per alcune province pugliesi: Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto per la brucellosi ovi-caprina, Bari, Barletta-Andria-Trani e Lecce per la malattia bovina e bufalina, che si aggiungono a Brindisi già indenne dal 2016.
La brucellosi è una malattia di origine batterica, molto diffusa a livello mondiale, che colpisce gli animali ma, tramite gli alimenti soprattutto derivati dal latte, può trasmettersi all’uomo causando aborto, sterilità e sintomi influenzali.
“Questa certificazione sanitaria – ha aggiunto Lopalco – arriva dopo il susseguirsi di ordinanze del Ministero della salute e del Presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, che hanno via via disposto controlli periodici della popolazione animale ed eventuale eliminazione degli animali positivi, riducendo in modo drastico sia le infezioni negli allevamenti sia i numeri registrati tra casi umani. L’obiettivo finale – ha concluso l’assessore – è il riconoscimento di Regione ufficialmente indenne, status che garantisce la sicurezza alimentare, valorizza il patrimonio zootecnico del territorio e le sue filiere produttive, agevola gli scambi di animali vivi, carne e prodotti a base di latte, a livello europeo ed extraeuropeo”.
DATI ZOOTECNIA IN PUGLIA
La zootecnia rappresenta ancora un importante settore nell’economia Regionale. Il patrimonio zootecnico bovino e bufalino pugliese al 31/12/2020 conta 4.070 allevamenti bovini e 71 allevamenti bufalini con un numero di capi rispettivamente di 178.365 e 11.942. La popolazione bovina è concentrata maggiormente nelle province di Bari e Taranto rispetto alle province di Foggia, Lecce e Brindisi.
Per quanto riguarda il patrimonio zootecnico ovi-caprino risultano in Banca Dati Nazionale 4.173 allevamenti con 215.414 ovini e 59.848 caprini, concentrati prevalentemente nelle province di Foggia e Bari.