Puglia, nuove opere per la sanità pubblica
Si è riunita nei giorni scorsi la cabina di regia della Regione Puglia per gli interventi di edilizia sanitaria. In particolar modo, si è fatto il punto della situazione sugli studi di fattibilità per i nuovi ospedali di Taranto e Monopoli-Fasano. “Abbiamo preso atto della collocazione sul territorio dei nuovi plessi. – ha detto l’assessore Elena Gentile – Entro 30 mesi i cantieri potranno essere avviati. L’ospedale di Monopoli-Fasano vedrà la luce tra 6 anni e quello di Taranto tra 6 e mezzo. Verranno avviate le gare di appalto (sulla base dei progetti predisposti dalle Asl) e, per entrambi i progetti, i finanziamenti saranno garanti dal fondo nazionale di sviluppo e coesione, per il quale un apposito accordo di programma quadro sarà sottoscritto entro l’autunno”.
Quanto al nuovo ospedale della Murgia, nei giorni scorsi l’assessore ha riunito la conferenza di servizio per definire il crono-programma degli interventi, definendo le procedure per le utenze a carico dei Comuni e dell’azienda erogatrice del servizio. Resta da risolvere il problema della viabilità d’accesso, ma in questo caso l’Anas si è detta pronta a predisporre gli interventi per la messa in sicurezza dell’area ospedaliera, stante “la previsione da parte della Provincia di Bari di tempi assolutamente incompatibili con l’esigenza di attivare il presidio ospedaliero in tempi rapidi”, riferisce Gentile. Nei prossimi giorni il problema verrà discusso in una nuova conferenza di servizio, mentre alla fine dell’estate saranno aggiudicate gli ultimi tre appalti per arredi e attrezzature (13 sono già aggiudicati).
“Lo scorso maggio leggevamo sui quotidiani che apriremo l’ospedale dell’Alta Murgia entro la fine dell’anno – afferma con ironia e un pizzico di polemica il senatore Pdl Massimo Cassano – ma alla fine dal famigerato ‘crono-programma’ è scomparso il termine fissato alla fine dell’anno. Evidentemente la lezione ‘sfascio della sanità’ non ha insegnato nulla. Si va avanti a proclami, da anni e, quanto alla Murgia, in una zona in cui sono state praticamente sventrate tutte le strutture sanitarie della Asl. Nell’ottobre del 2011 – ricorda Cassano – da vicecapogruppo Pdl alla Regione effettuai il primo di una serie di sopralluoghi nell’eterno cantiere dell’Alta Murgia, in cui la posa della prima pietra risale al 1997, diventando, inconsciamente, testimone della cronica mancanza di programmazione. Se questi sono i presupposti sui quali avviare il ‘piano degli ospedali’, temo che in Puglia dovremmo patire ancora”.