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Puglia: Recupero e fruizione della Masseria Torcito e del relativo parco, siti in agro di Cannole

A seguito di una serie di approfondimenti tecnici con la Provincia di Lecce e il Comune di Cannole, la Regione Puglia ha sbloccato il progetto di valorizzazione delle potenzialità turistiche della Masseria Torcito, con il relativo parco per complessivi 300 ettari, nel rispetto ambientale, anche attraverso la protezione e il miglioramento degli importanti ecosistemi lì presenti.

Si avvia così a positiva risoluzione una complessa e travagliata vicenda che si protrae da quasi 10 anni. Con DGR n. 323 del 20/03/2007 la Regione aveva, infatti, destinato alla Provincia di Lecce, proprietaria dell’immobile, la somma di euro 4.980.000,00 (rientro finanziario rinveniente dalla rendicontazione del PIC InterregII-A 1994/1999).

Tale importante somma, sebbene impegnata, è rimasta inutilizzata per quasi 10 anni, a causa delle vicende giudiziarie e dei successivi problemi finanziari che hanno interessato la società privata individuata dalla Provincia quale concessionario dei lavori per la valorizzazione del Parco Torcito, peraltro sottoposto in parte a sequestro giudiziario.

Di fronte alla disponibilità della Procura della Repubblica a procedere al dissequestro del bene in presenza di un nuovo e più adeguato progetto che preveda innanzitutto il ripristino ambientale dei luoghi e alla disponibilità della Provincia e del Comune a procedere in tal senso, la Regione ha deciso di conservare in bilancio ancora sino a fine anno il suddetto residuo di 4,8 milioni di euro che altrimenti sarebbe andato perso, vanificando ogni possibilità di recupero del complesso Torcito, quale straordinaria occasione di valorizzazione e promozione di quel territorio.

A tal fine la Regione vigilerà affinché in tempi rapidi la Provincia di Lecce proprietaria, di concerto con il Comune di Cannole e con la Procura della Repubblica, provveda a rivedere il progetto iniziale per attualizzarlo e renderlo conforme alle finalità di tutela ambientale e valorizzazione territoriale prescritte dalla citata DGR 323/2007. In tale prospettiva, nel pieno rispetto delle nuove strategie regionali in materia di patrimonio culturale pubblico e della programmazione 2014-2020 sulla valorizzazione degli attrattori naturali e culturali, l’intervento dovrà essere finalizzato a garantire la piena fruizione del bene da parte della collettività, assicurandone una gestione sostenibile, anche attraverso l’attivazione di forme innovative di partenariato pubblico privato, nel rispetto delle prescritte procedure di trasparenza ed evidenza pubblica.

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