Puglia, si insedia oggi l’Osservatorio regionale del Digitale
Il percorso di partecipazione e condivisione del documento strategico regionale di Agenda Digitale della Puglia, #PugliaDigitale2030, si arricchisce oggi dei contributi di un apposito Osservatorio, che avrà il compito di svolgere attività di osservazione, raccolta, monitoraggio e analisi di dati relativi al sistema IT pugliese, nonché raccogliere i bisogni delle imprese e delle Pubbliche amministrazioni pugliesi nei vari settori, dalla sanità alla finanza, dalle infrastrutture alla scuola all’industria manifatturiera ecc..
L’Osservatorio regionale dell’Agenda Digitale pugliese è presieduto dall’Assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, e costituito da venti componenti esperti: sei componenti del Gruppo di lavoro interdipartimentale; un rappresentante di ANCI Puglia; un rappresentante di UNIONCAMERE Puglia; un rappresentante del CURC Puglia – Comitato Regionale di Coordinamento Universitario; un rappresentante del settore della ricerca non universitaria, nonché di Centri di Competenza ad alta specializzazione (MedITech Competence Center I 4.0); un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale pugliese; un rappresentante degli Istituti Tecnici Superiori regionali; due rappresentanti dei distretti tecnologici pugliesi attivi nel settore delle tecnologie informatiche (Dhitech Scarl, Distretto Produttivo dell’Informatica); un rappresentante dei Poli europei di innovazione Digitale, tre rappresentanti del partenariato economico e sociale istituito per la gestione dei fondi europei (PES), di cui uno in rappresentanza del Forum de terzo settore, uno in rappresentanza delle associazioni datoriale ed uno rappresentativo delle organizzazioni sindacali; un rappresentante degli Enti non a scopo di lucro attivi in ambito ICT (ANORC); un rappresentante delle Associazioni di cittadinanza attiva (Istituto Pugliese Consumo).
Due i temi prioritari emersi nell’incontro di oggi: competenze e supporto alle micro imprese nella comprensione delle opportunità della trasformazione digitale.
“Raccogliere i contributi provenienti dal mondo della Pubblica Amministrazione, dal mondo della formazione, della ricerca e innovazione, dal mondo della impresa IT locale, dal partenariato economico e sociale, dei consumatori e da Enti non a scopo di lucro attivi in ambito ICT – ha commentato Delli Noci – è per noi fondamentale per conoscerne le reali esigenze e migliorare l’efficacia delle decisioni. In un settore in grande evoluzione, come quello del digitale, che non può più essere considerato un asset verticale, un’area isolata e a sé, ma un asset orizzontale che riguarda tutti e ogni ambito della vita quotidiana, coinvolgere attori diversi ci permetterà di definire le strategie per le competenze digitali, le infrastrutture digitali sicure e sostenibili, la trasformazione digitale delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie imprese, la digitalizzazione dei servizi pubblici e di individuare gli interventi regionali di promozione e sostegno dei settori legati alla filiera ICT, razionalizzando e ottimizzando le risorse finanziarie disponibili.
L’osservatorio, dunque, è uno strumento organizzativo fondamentale per unire le diverse anime, le diverse competenze e fare quel salto di qualità verso la digitalizzazione di cui abbiamo bisogno.
Comprendere ad esempio la maturità digitale a livello sub-regionale, nei vari settori, avere strumenti di misura condivisi del livello di digitalizzazione dei singoli comuni ma anche degli indicatori che ci restituiscano informazioni sulle imprese con meno di 10 dipendenti, quindi sulla maggior parte delle imprese pugliesi, ci può permettere di intercettare e misurare le loro esigenze e di agire con misure specifiche.
Trainare il sistema Puglia verso un livello di digitalizzazione più vicino alle medie europee e verso una nuova visione dei modelli di business, aiutare le nostre imprese ad aprirsi a mercati interni ed esterni diversi e più sfidanti, sono sfide che cogliamo e che, sono certo, ci troveranno pronti grazie alla mole di dati e conoscenze sviluppati in seno all’Osservatorio”.
La partecipazione dell’Osservatorio è a titolo gratuito, senza oneri per l’Amministrazione.