Puglia, sottoscritta convenzione per l’invecchiamento attivo ed il digital divide
Si è tenuta questa mattina la cerimonia di sottoscrizione delle Convenzioni e dell’Accordo a sub-responsabile del trattamento ex art.28 Reg. UE 2016/679, per l’avvio dei progetti volti a favorire l’invecchiamento attivo, tramite la riduzione del digital divide nella popolazione anziana. All’evento hanno partecipato l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano e il direttore generale dell’ AReSS Puglia Giovanni Gorgoni. L’Avviso, approvato da AReSS su mandato del dipartimento al Welfare, che prevede una dotazione finanziaria di 100.000 euro, rientra tra le iniziative previste dalla legge regionale 16/2019 “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute”.
L’attività formativa prevista attraverso una serie di corsi a cui possono partecipare gratuitamente gli anziani è finalizzata alla riduzione del divario digitale generazionale così da favorire l’accesso diretto alle tecnologie nonché lo sviluppo di abilità pratiche per l’accesso autonomo ai principali siti istituzionali della Regione Puglia, in particolare, al Portale Puglia Salute così da avere dimestichezza nella prenotazione delle visite e degli esami diagnostici, per consultare il proprio Dossier Sanitario Elettronico, per accedere al portale dell’INPS e per utilizzare strumenti digitali come lo SPID e la PEC. Ciascun soggetto che può contare su un contributo regionale massimo non superiore a 5.000 euro, ha potuto candidare un solo progetto che dovrà essere completato entro 6 mesi dall’avvio e, comunque, entro il 30 giugno 2023.
“Gli ultimi dati statistici emergenti – dichiara l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone – delineano per i prossimi decenni un chiaro invecchiamento della popolazione con un netto calo delle nascite. Di fronte ad uno scenario simile, che interessa il nostro paese, quindi anche la Puglia, il nostro interessamento rispetto a quella che è la fascia di età ‘anziana’ deve essere concreto e finalizzato al miglioramento della qualità della vita, anche attraverso l’abbattimento delle barriere comunicative soprattutto quelle digitali. Parliamo quindi di un tema sempre più centrale, da inserire assolutamente all’interno delle agende politiche, ed infatti nel nuovo Piano Regionale delle Politiche Sociali, dove si individuano 7 aree strategiche, per la prima volta in assoluto nella storia del welfare pugliese abbiamo inserito l’invecchiamento attivo”.
“La misura in atto rientra nella generale strategia regionale – afferma la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano – volta a mettere in risalto il ruolo delle persone anziane, con l’obiettivo di promuovere la solidarietà, la cooperazione tra le generazioni, la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale, favorendo la costruzione di percorsi per l’autonomia e il benessere psicofisico, economico e sociale nell’ambito dei contesti di vita degli anziani, valorizzando le esperienze e conoscenze da questi conseguite e accumulate. Abbiamo ritenuto prioritario valorizzare nell’ambito delle politiche sociali anche il concetto di economia del benessere, fondato sul principio per cui aumentare il benessere delle persone contribuisce anche ad un ciclo virtuoso”.
“I sistemi di tutela della salute e del benessere di comunità futuri – spiega il direttore generale dell’AReSS Puglia Giovanni Gorgoni – saranno abilitati dalla leva digitale e prevalentemente a sostegno di una longevità attiva e di qualità. Si inserisce in questa cornice l’iniziativa che entra oggi nella sua fase operativa con il coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore promotori di interventi di alfabetizzazione digitale per la terza età. Ma l’iniziativa è anche in diretta coerenza con il riconoscimento per la Puglia di Reference Site europeo per l’invecchiamento attivo e in salute dello scorso ottobre a Bruxelles”.