La Puglia terza regione italiana per sofferenza ed insicurezza occupazionale
Il rapporto realizzato da ‘No Pil, No Job’ ha svelato un primato triste per la Puglia: nel 2013 è arrivata terza in Italia per aver provato “forme di sofferenza ed insicurezza occupazionale, ben 34,1 punti sopra la media nazionale”. Nello scorso anno in Puglia quasi 200mila persone hanno vissuto l’esperienza degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità, ASPI e mini ASPI)”.
La Puglia, stante questa graduatoria, si collocherebbe sul gradino più basso del podio, dopo Calabria e Campania. “Complessivamente, in Puglia, in questi 6 anni, oltre 130mila lavoratori hanno perso il posto di lavoro, di cui circa 50mila nel solo 2013. La sofferenza, tuttavia, non si misura soltanto con la quantità, ma anche con la qualità del lavoro e delle retribuzioni. Anche il reddito medio da lavoro dipendente e assimilato segna il passo in questo periodo, ed è un ulteriore parametro indicativo dello stato di salute del nostro sistema produttivo”, ha spiegato il Segretario generale della UIL di Puglia e di Bari-Bat, Aldo Pugliese.
Guardando anche l’indice di coloro che non studiano, non hanno un’occupazione e non sono in formazione, la cifra ammonta a circa 243 mila, con un target che va dai 15 ai 29 anni (paragonato all’anno 2008 in cui l’indice ammontava a 208 mila).