Puglia, un primo passo verso il riutilizzo dei fanghi di depurazione dei reflui in un’ottica di economia circolare
Condividere le visioni e le attività necessarie per raggiungere l’obiettivo del riutilizzo dei fanghi: è il tema della riunione che si è tenuta nella sede l’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia alla presenza dell’assessora Anna Grazia Maraschio, del Dipartimento Ambiente, del Dipartimento Infrastrutture e della Sezione risorse idriche della Regione, dei rappresentanti di Acquedotto Pugliese, Autorità Idrica Pugliese, Politecnico di Bari ed Arpa Puglia.
“La gestione dei fanghi prodotti dalla depurazione dei reflui civili è di grande importanza per gli impatti ambientali ed economici, che incidono nelle vite dei cittadini pugliesi. Negli ultimi mesi, dopo il Water Management Delegation to Denamark, con le diverse articolazioni regionali, abbiamo iniziato a ragionare per una soluzione ordinaria al trattamento dei fanghi di depurazione, verso un indirizzo di circolarità nell’utilizzo delle risorse. Vogliamo realizzare un hub di ricerca dedicato, attraverso un percorso che veda una intesa tra Regione Puglia, Aqp, Autorità Idrica Pugliese, Politecnico di Bari ed Arpa Puglia finalizzato alla realizzazione di una Piattaforma Tecnologica Pilota (Ptp), un hub innovativo sul modello delle Test and Evaluation Facilities dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti, dove poter sperimentare tecnologie innovative per il trattamento e recupero di materia ed energia dai fanghi di depurazione dei reflui municipali, secondo i principi dell’economia circolare”. Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessora all’ambiente della Regione Puglia.
“A partire dal 2020, la quasi totalità dei nostri fanghi è conferita in centri che li riutilizza per produrre compost e solo l’1% circa finisce in discarica”, commenta il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Risorse idriche, Raffaele Piemontese, sottolineando che “confidiamo di trarre risultati interessanti da queste ricerche in modo da utilizzare tecnologie sempre più innovative per moltiplicare azioni che sono già diventati progetti finanziati, nel nuovo Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, con un budget di 12 milioni di euro, con misure innovative per l’adeguamento della linea fanghi degli impianti di depurazione, un giacimento di circa 195 mila tonnellate attualmente trasportate in altre regioni”.
Tutti i presenti alla riunione hanno riportato la volontà di perseguire la proposta attraverso un accordo che disciplini, per ciascun sottoscrittore, le attività e i contributi da sostenere indicandone modi e tempi. I competenti uffici di ciascun ente individueranno in tempi brevi la forma giuridica più idonea che consentirà di disciplinare l’attività. In seguito lo schema di accordo dovrà essere approvato con provvedimento della giunta regionale.