Quaglietta ed il Festival “Irpinia Madre Contemporanea” con Michele Placido
Da sempre affascinato dai piccoli borghi del nostro Sud e con la finalità di visitarne e promuoverne alcuni degni del mio impegno, decido di individuarne uno per il mio prossimo viaggio.
La mia ricerca si focalizza sull’Irpinia dove l’associazione Murgia Enjoy, di cui sono attualmente Presidente, ha ottenuto vari patrocini per la mostra ed il video “La terra trema”, un lavoro finalizzato a rievocare quei momenti che sconvolsero Campania e Basilicata nel 1980 e proposto in Basilicata in occasione della manifestazione “Capitale Europea della Cultura per un giorno”.
Fra gli svariati patrocini ottenuti e che giustificarono un servizio della Rai (https://youtu.be/Ah2CigUvJD0), ricordo quello di Calabritto, in provincia di Avellino, nel cui territorio è presente la frazione Quaglietta, un piccolo centro abitato che sorge su uno sperone roccioso alla cui sommità sono presenti i resti di un castello ed un borgo scrupolosamente riqualificato.
Il mio impegno nel raggiungere Quaglietta è giustificato anche dalla presenza, il 20 giugno, del Festival “Irpinia Madre Contemporanea”, ideato e condotto da Antonia De Mita, figlia di Ciriaco De Mita, ex Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e che prevede la partecipazione di Michele Placido.
E’ l’unico appuntamento del Festival che, per motivi di lavoro, mi è possibile seguire e provo grande dispiacere nel non poter raggiungere Montaguto, già meta di diverse mie visite quando risiedevo nella parte più settentrionale della Puglia, dove è prevista la visita di Giuliana De Sio.
Immediati i contatti per organizzare al meglio la permanenza mia e dei soci Murgia Enjoy.
Così, approntati corpi macchina, memorie, obiettivi e quant’altro necessario per la visita, parto alla volta del piccolo borgo.
Il viaggio dalla Puglia consente di osservare ampie distese di foraggio, avena e fieno, e, purtroppo, una sempre maggiore presenza di campi fotovoltaici e pale eoliche che deturpano il paesaggio, ma che fanno del nostro Meridione l’”energia dell’Italia”.
In poche ore giungo a Quaglietta dove l’accoglienza è delle migliori con Presidente e Direttivo della Pro Loco che già mi omaggiano un libro di oltre seicento pagine frutto del certosino lavoro della socia Gerardina Ficetola che descrive la storia del borgo con dovizia di particolari e che mi viene consegnato con una fantastica dedica.
Anche se la frazione ospita poco più di quattrocento residenti, la prima impressione è che molti, per studio o lavoro, vivano in altre località.
Le viuzze sono frequentate da anziani signori e alcuni visitatori e in ogni angolo trovo piante di zenzifero, una varietà di menta coltivata esclusivamente a Quaglietta lungo i corsi d’acqua e le sorgenti di cui “l’aQuaelecta” (da “acqua pura”, scelta, perché incontaminata) è ricca, alimentando il flusso del fiume Sele che la attraversa.
Tutte le piante sono rispettate e quasi venerate al pari delle edicole votive e il profumo della pianta si diffonde in tutto il centro.
Una pianta presente nella tradizione culinaria che, con ravioli, formaggio, taralli, frittate e liquore allo zenzifero attrae anche quei visitatori dal palato esigente.
Dopo la simpatica conoscenza del Direttivo della Pro Loco mi dirigo verso il centro storico e mi basta entrare nel cancello di accesso al borgo per fare un tuffo nel passato.
Tutto, infatti, riconduce a quel passato in cui il borgo era vissuto e ogni dettaglio è curato affinché il visitatore trovi il massimo confort nell’albergo diffuso.
L’accoglienza è straordinaria al pari delle pietanze servite e che richiamano i prodotti tipici locali.
La Signora Caterina, che si occupa del borgo diffuso, si preoccupa di ogni esigenza e con orgoglio racconta di aver vissuto diversi anni al Nord e di essersi impegnata per tornare nella sua terra, un dettaglio che apprezzo tantissimo e che le fa onore.
Il silenzio, la pace e la tranquillità alla quale troppo spesso non siamo abituati coccolano il visitatore.
Salgo subito alle rovine del castello di Quaglietta, in precedenza chiamato Castrum Aquae Electae che, grazie alle tante passerelle, riesco a visitare completamente godendo di un panorama che si estende su tutta la valle del Sele.
A sera ha inizio il Festival e il piazzale antistante il castello accoglie cittadini e visitatori in una cornice incantevole nella quale la purezza dell’aria, il vasto panorama, la luna che illumina la valle del Sele, la bellezza dei resti del castello opportunamente illuminati fanno la loro parte.
Giunge Michele Placido calorosamente accolto dall’impeccabile Sindaco di Calabritto, di cui Quaglietta è frazione, Gelsomino Centanni che segue tutto l’evento con mascherina al volto e, con commozione, Michele Placido viene presentato dall’instancabile ideatrice del Festival Antonia De Mita.
La musica, calma e tranquilla, è di due simpatici musicisti; Michele Placido osserva, passeggia fra i resti del castello, fotografa con il suo cellulare.
Inizia il momento più importante dell’evento, il silenzio nel pubblico lascia spazio alle musiche e agli interventi di Michele Placido che, con grande fierezza, si presenta come cittadino italiano ricordando che l’Italia è una e sola e recita le poesie dei più grandi poeti italiani.
Un giusto racconto dello spettacolo richiederebbe diverse pagine, ma assicuro che per tutti i presenti ogni momento è stato interessante e coinvolgente.
E’ sera tarda, l’aria si rinfresca ulteriormente e, finito lo spettacolo, Michele Placido e Antonia De Mita si concedono al pubblico prima di congedarsi.
Michele Placido mi chiede i contatti dell’associazione Murgia Enjoy per alcune fotografie e, con un comprensibile dispiacere, mi comunica che non è prevista la sua partecipazione ad eventi nella nostra Puglia.
Saluto il Sindaco e gli attivissimi soci della Pro Loco, questi ultimi mi omaggiano una pianta di zenzifero che mi impegno a curare e far riprodurre per omaggiarla ai soci Murgia Enjoy.
Parto alla volta della sede associativa Murgia Enjoy con oltre mille foto da selezionare e postprodurre, un libro che arricchirà la biblioteca associativa, una pianta di zenzifero e la speranza di poter tornare a Quaglietta il 18 agosto in occasione della “Sagra dello zenzifero”, organizzata dalla locale Pro Loco.
Purtroppo il mio racconto e le relative foto, che saranno rese pubbliche sui canali associativi Murgia Enjoy (https://www.facebook.com/murgiaenjoy) con la finalità di promuovere il territorio, non possono trasmettere le sensazioni provate, ma spero suscitino nei lettori il desiderio di raggiungere Quaglietta per godere, come è stato per me, dei profumi, dei sapori, dei panorami e dell’accoglienza che questi piccoli borghi meridionali sanno concedere al visitatore.
Leonardo Losito – Presidente Murgia Enjoy
Foto: ©Fotoclub Murgia 2021