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Quale futuro per Piazza della Visitazione?

“Leggere la città nella sua nuova, complessa identità e saper intervenire con un progetto, un’idea globale, potente. Definire un masterplan, un progetto organico ed unitario che sappia affrontare le sovrapposizioni e le stratificazioni storiche e culturali che un luogo come la Piazza della Visitazione presenta”. È questo l’auspicio del presidente dell’Ordine degli Architetti di Matera, Eustachio Vincenzo Olivieri, che venerdì a Palazzo Lanfranchi, insieme al sindaco di Matera, Salvatore Adduce e all’assessore comunale all’urbanistica, Pietro Mazzei, hanno dato vita al dibattito “Piazza della Visitazione: quali prospettive?”.

Il tema della riqualificazione urbana di Piazza della Visitazione è di grande importanza per la definizione culturale e sociale della Città di Matera, e il dibattito è servito a fare chiarezza sulle scelte che il Governo cittadino si appresta ad adottare. L’architettura e lo spazio urbano come quello di una Piazza civica deve essere o diventare un luogo dove le persone si sentano bene, e i cittadini abitino la loro dimensione civica.

“E’ importante – ha detto ancora Olivieri – rendere partecipe la Città del disegno urbanistico: le scelte progettuali dovrebbero coinvolgere un’ampia gamma di soggetti: istituzioni, associazioni, comitati, figure tecniche e professionali. Importanti obiettivi in termini di qualità possono essere raggiunti con la  partecipazione e la condivisione da parte della cittadinanza. Il nostro benessere dipende, infatti, anche dalla qualità dell’edilizia e dell’organizzazione urbana e territoriale che sappia tutelare con rigore ciò che resta dell’integrità e della bellezza del paesaggio.

Solo in questa prospettiva riteniamo che i nuovi interventi edilizi ammessi dalla legislazione statale e regionale possano costituire una opzione percorribile e tale da arricchire complessivamente le città, il Paese e non solo alcuni proprietari di immobili”.

Su questi temi gli architetti materani vogliono continuare ad alimentare un confronto tra le forze della politica, della cultura e delle professioni nella speranza di poter costruire una nuova stagione di rinnovato impegno e tensione partecipativa  verso un lavoro comune  nell’interesse della Città.

“Perché il rinnovato processo di pianificazione e governo del territorio comunale sia realmente efficace – conclude Olivieri – siamo consapevoli che può essere utile un ripensamento delle scelte operate in passato e caratterizzare le nuove modalità di governo del territorio riferendosi a principi di equità, efficienza e sostenibilità ambientale”.

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