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Quali scenari per il futuro della sanità in Basilicata?

L’assetto organizzativo appena ridefinito ai vertici della Sanità lucana, deve oggi assumere il criterio della stabilità, se vuole raggiungere gli obiettivi auspicati, coniugando la sostenibilità economica e garantire l’efficienza dei servizi al cittadino nel rispetto di quanto previsto dall’art. 32 della Costituzione Italiana, che definisce la salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”.

Riformare un “sistema” soprattutto se complesso come quello della Sanità lucana, è un esercizio tutt’altro che semplice, soprattutto se dev’essere fatto in un periodo di ristrettezze economiche come quello attuale.

Con senso di responsabilità si deve aprire una nuova stagione che, sono certo, cambierà il volto della Basilicata; le due province di Potenza e di Matera anche nella Sanità devono costruire un modello a rete forte ed equilibrato evitando sovrapposizioni ed esaltando le vocazioni e le peculiarità esistenti in presidi ospedalieri che in molti casi hanno raggiunto punte di eccellenza riconosciute a livello nazionale.

Al Consiglio Regionale il compito di approvare al più presto il nuovo Piano Sanitario regionale, in grado di tracciare la direzione e dare gli indirizzi politici a coloro che sono preposti all’attuazione.

All’Assessore Martorano, al dottor Maglietta per l’ASM ed al Dottor Maruggi oggi per l’ASP, il difficile ma importante ruolo di elaborare al più presto un “piano di rientro” dei deficit (seppur limitati se rapportati a quelle delle vicine regioni di Puglia, Calabria e Campania) comunque anche da noi esistenti, che abbia un orizzonte temporale magari pluriennale, che non generi tensioni, come quelle sollevatesi nei giorni scorsi dagli istituti di Vigilanza che operano nel Materano, ma che inverta chiaramente quella tendenza negativa che caratterizza i bilanci della Sanità regionale oramai da qualche anno.

Fondamentale sarà anche la redazione di un “progetto complessivo di rilancio” che investa adeguatamente, esaltando sia le funzioni del San Carlo a Potenza sia il ruolo centrale che negli ultimi anni l’Ospedale Madonna delle Grazie a Matera ha dimostrato di poter svolgere, nell’azione di inversione del fenomeno emigratorio sanitario regionale attraverso la valorizzazione delle competenze e delle professionalità che compongono l’importante “capitale umano“ esistente in questo settore .

Tanto al fine di creare le migliori condizioni utili anche a scongiurare i legittimi timori che si sono registrati nei giorni scorsi rivenienti dai colleghi del Consiglio e dal sindaco di Matera Salvatore Adduce intervenuti sul tema .

Il confronto e la condivisione delle scelte, a partire da quelle ancora da compiere, sono oggi non solo auspicabili ma assolutamente irrinunciabili, per il bene della Basilicata e di chi, a vario titolo, la Governa.

Luca Braia – Presidente Gruppo PD Regione Basilicata

 

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