Quando vittima e carnefice sono sul filo dell’inquietudine
La vicenda si dipana a Roma nel corso di una sola giornata. Protagonista Anna, una ragazza creativa, appassionata di letteratura, che ritiene i libri più affidabili delle persone ed è abituata a non accettare le cose così come sono. E Glauco, vittima di periodici attacchi di panico, passato al teppismo dopo aver aderito al MIU (Movimento Indipendentista Umbro) e fedele a Laerte, il leader tanto carismatico quanto fragile di una banda di delinquenti. I due si incontrano per caso in una libreria del centro: a seguito di una grottesca rapina che doveva essere semplice, rapida e soprattutto sicura, almeno sulla carta, Anna viene presa in ostaggio dalla gang di Laerte. Fra un imprevisto e l’altro, non senza conseguenze per i clienti della libreria, Anna instaura una sorta di rapporto con Glauco, una forma impura di Sindrome di Stoccolma o, forse, solo una sua evoluzione, che porta la vittima a provare un sentimento positivo nei confronti del suo sequestratore.
Dopo lo shock iniziale, Anna cercherà di salvarsi dalla pericolosa situazione. E sarà proprio sul punto di riuscirci, che la sua vita si giocherà tutta in un attimo. Con questo libro Ilaria Scarpiello affronta tematiche attuali quali la depressione, lo stress e il disturbo da attacchi di panico, la furbizia e la cattiveria, il senso di responsabilità e il bisogno di attenzione che sfocia nella maleducazione, la causalità, il significato della libertà, la morte. E si domanda se siamo effettivamente diversi da un nostro ipotetico aggressore. Quanto gli siamo emotivamente e culturalmente distanti? Siamo davvero migliori solo perché una condotta civile è più accettata della ribellione? Non siamo «tutti cattivi e insoddisfatti, o forse cattivi perché perennemente insoddisfatti»? E giunge a una conclusione, basata su una saggezza d’altri tempi: l’importante non è solo svegliarsi ogni mattina, ma con quale stato d’animo lo fai, e con chi.
Ilaria Scarpiello (Foggia, 1981) è psicologa e psicoterapeuta. Nel 2000 rientra nella cinquina dei vincitori del premio Campiello Giovani con il racconto Hanno mobilitato più di mille immondizie mentali. Vive a Roma.